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«Vedo il cambiamento climatico avvenire di fronte ai miei occhi» le immagini del concorso di fotografia ambientale

30 Settembre 2019 - 15:59 Emma Bubola
Dal Nepal al Messico, il concorso fotografico del CIWEM premia chi mostra gli impatti disastrosi dell'uomo sull'ambiente ma anche l'abilità innata dell'essere umano di sopravvivere e innovare

Shanth Kumar ha fotografato un’enorme onda fangosa che ha travolto uno slum di Mumbai. Un pescatore di quarant’anni è stato strappato fuori da casa sua e trascinato via dalle forti correnti. La megalopoli indiana è esposta a un rischio sempre maggiore di allagamento costiero causato dal cambiamento climatico. Anche le temperature di terra e mare sono aumentate.

Gli impatti disastrosi dell’uomo sull’ambiente ma anche l’abilità innata dell’essere umano di sopravvivere e innovare. È a queste due narrative contrapposte che CIWEM, istituto che si occupa della gestione dell’acqua e dell’ambiente, ha dedicato «Fotografo ambientale dellanno», premio fotografico internazionale. L’iniziativa è supportata dall’agenzia dell’ONU per l’ambiente e si propone di esplorare la complicata intersezione tra sviluppo, riduzione della povertà e inquinamento.

«Come fotogiornalista, vedo il cambiamento climatico avvenire di fronte ai miei occhi. Ho visto siccità, piogge eccessive, estati diventare più calde e inverni diventare più freddi», afferma Kumar, vincitore dell’edizione di quest’anno.

Foto: Sean Gallagher Alberi caduti sulle rive dell’atollo di Funafuti, a Tuvalu. L’innalzamento del livello del mare e il pericolo crescente di uragani e tempeste sta rendendo l’ecosistema di Tuvalu sempre più fragile.
Foto: Frederick Dharshie Wissah Un ragazzino a Kakamega, in Kenya, beve acqua sporca a causa della scarsità di fonti d’acqua nella zona, attribuibile alla deforestazione. La mancanza di acqua pulita aumenta il rischio di colera, tifo e dissenteria.
Foto: J Henry Fair. La foresta di Hambach, in Germania, aveva quasi 12.000 anni quando è stata acquistata da una compagnia energetica per accedere al carbone che giace nel sottosuolo. La foresta era grande quanto Manhattan e ora ne rimane solo il 10 percento.
Foto: Neville Ngomane A Limpopo, in Sudafrica, due uomini tagliano il corno a un rinoceronte per evitare che diventi la preda di bracconieri. Gli esperti raccomandano che dato il livello attuale di bracconaggio, ai rinoceronti dovrebbe essere tagliato il corno ogni 12/24 mesi. «Non è stato uno spettacolo facile», ha commentato il fotografo.
Foto: Şebnem Coşkun Una squadra pulisce gli abissi del Bosforo
Foto: Eliud Gil Samaniego Mexicali, in Baja California, Messico. Il primo gennaio 2018 era una delle città più inquinate del mondo
Foto: Valerie Leonard La discarica di Sisdol in Nepal è attiva dal 2005 ma oggi la sua capacità si sta esaurendo.

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