Voto a 16 anni, in quali Paesi già succede. E quanti sono i nuovi possibili elettori?
Il voto ai sedicenni «è una proposta che portiamo avanti da sempre e che sosteniamo con forza», dice oggi il capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio, seguito a ruota dal suo collega di maggioranza, il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti.
Posizioni che si aggiungono alle tante voci favorevoli alla proposta susseguitesi nel tempo: non ultimo, l’ex premier Enrico Letta oggi, ma anche Beppe Grillo – che addirittura sarebbe per abbassare ulteriormente la soglia a 14 anni – e lo stesso attuale presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Sono da sempre favorevole al #VotoaiSedicenni. Bene oggi le parole di @EnricoLetta. La passione civile di tante ragazze e tanti ragazzi che incontro tutti i giorni rafforzano questa idea. Ora è tempo!
— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) September 30, 2019
Ma di quanti voti stiamo parlando?
Come spiegano a Open oggi dall’Istat, i ragazzi e le ragazzi che in Italia hanno compiuto 16 e 17 anni al 1 gennaio 2019 sono 1.144.682: 293.142 sono i ragazzi di 16 anni, 275.768 le loro coetanee. 278.257 sono le diciassettenni, 297.515 i loro coetanei.
Una stima dei possibili nuovi voti contesi dalla politica l’aveva fatta già nel 2011 l’economista Tito Boeri nel suo libro Riforme a costo zero. «Bisogna allargare ulteriormente il fronte di chi sostiene le riforme. I giovani non possono rimanere soli», dice. «Bisogna far pesare di più la loro voce, per esempio imitando l’Austria, che ha esteso il diritto di voto a sedicenni e diciassettenni», scrive Boeri, che argomenta così il suo sì.
«Vorrebbe dire aumentare l’elettorato di poco più di un milione di italiani – con un peso elettorale corrispondente a quello di chi ha superato gli 85 anni – e contribuirebbe a ridurre l’età dell’elettore mediano da 47 a 46 anni. Sarebbe un piccolo segno, ma significativo, di un maggior interesse verso i giovani e il loro peso nell’arena politica». Una stima che, dopo otto anni, conferma a Open anche Lorenzo Pregliasco di YouTrend.
Come funziona all’estero
Fuori dall’Unione Europea, tra i paesi che prevedono il voto per chi ha compiuto 16 anni spiccano il Brasile, Cuba, l’Argentina, il Nicaragua e l’Ecuador.
E in Europa? È da 12 anni, dal 2007, che chi ha 16 anni può votare in Austria: 18 sono gli anni necessari per poter essere eletti, 35 invece per essere eletti a presidente della Repubblica. Lo dimostrano ancora una volta le ultime elezioni, in cui ha votato più del 75% degli aventi diritto e ha appena vinto – di nuovo – il 33enne Sebastian Kurz: si tratta del più giovane capo di governo in tutto il mondo.
Nel 2014 hanno partecipato al voto per il Referendum per l’Indipendenza in Scozia gli under 18. E dall’anno successivo possono votare alle tornate elettorali politiche, che siano locali o nazionali. Il diritto di voto ai e alle sedicenni è garantito nelle elezioni dei Parlamenti di alcuni Länder tedeschi, mentre la Norvegia ha esteso 8 anni fa il diritto di voto ai sedicenni per le consultazioni locali.
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