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Giuseppe Conte confessa: «A scuola non ho mai aperto un libro di matematica»

01 Ottobre 2019 - 13:56 Redazione
Sulle strategie da adottare in aula, confessa di non essere stato il tipo da primo banco, «è troppo esposto. Mentre dall'ultimo non si segue molto. Il secondo banco è strategico»

Giuseppe Conte risponde alle domande di Skuola.net sul suo passato da professore universitario e racconta: «Spero che mi si riconosca di essere sempre stato rispettoso della persona. I voti? Non regalavo nulla, ma senza mai penalizzare gli studenti». Poi fa un salto indietro nel tempo e racconta dei suoi trascorsi come studente liceale, diplomato al liceo classico, con il massimo dei voti all’esame di maturità. «Tra le materie più amate filosofia e storia», dice il presidente del Consiglio. E poi aggiunge: «Chiedo venia ai miei professori di matematica: pur avendo buoni voti non ho mai aperto un libro di matematica. Facevo gli esercizi al volo». E sulle strategie da adottare in aula, confessa di non essere stato il tipo da primo banco, «è troppo esposto. Mentre dall’ultimo non si segue molto. Il secondo banco è strategico». Gli esami? «Conservavo sempre lucidità», spiega. Copiare a scuola? «No, mi si chiedeva un lavoro di squadra…».

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