Champions, Suarez fa doppietta e rimonta una bella Inter: al Camp Nou è 2-1 Barcellona
Applausi, ma zero punti per l’Inter che gioca un primo tempo divino a Barcellona. Segna con Lautaro Martinez dopo 3′, rischia in almeno tre occasioni di raddoppiare, ma nella ripresa, complice l’ingresso di un super Vidal, viene ripresa e superata da una doppietta di Suarez. Decisiva la rete al minuto 85 dell’uruguaiano su assist di Messi, non al meglio ma sempre di un altro pianeta.
Avvio bruciante
Conte voleva risposte allo scivolone con lo Slavia Praga e conferme di quanto di buono fatto in campionato. Un primo faldone di ottimi riscontri lo porta subito Lautaro Martinez, scrollandosi di dosso gli errori di Genova e pure Lenglet, travolto dalla qualità e dalla forza fisica del Toro che dopo tre minuti zittisce il Camp Nou. Ripartenza primaria, corpo a protezione della palla, incrocio vincente. Inter avanti con l’uomo cercato in estate proprio dal Barcellona, ma senza tanta convinzione.
Inter guapa
Chi convince, invece, è l’Inter. Che va oltre la speculazione del vantaggio e gestisce il tentativo di ritorno del Barcellona senza cadere nel catenaccio. Anzi. Il 3-5-2 di Conte è una minaccia costante. Gli uno-due tra Lautaro e Sanchez sono aramaico per la difesa di casa. Superato il primo pressing, l’Inter va in porta. E sfiora il raddoppio in altre tre circostanze. Barella trova il muro su sponda di Sanchez, Lautaro incorna e incrocia un autentico miracolo di Ter Stegen. Sensi prova a giro, alto di poco. Roba che a fine primo tempo lo 0-1 sta stretto come il pantalone aderente dopo il cenone della Vigilia di Natale.
Organizzazione contiana
La produzione offensiva nerazzurra è la prima conseguenza del capolavoro tattico che Conte firma nel primo tempo. Il Barcellona, che schiera regolarmente Messi con Griezmann e Suarez (una rarità vederli fraseggiare), pasticcia oltre la più nera previsione. La prima pressione di Sensi su De Jong manda in crisi l’ex Ajax. E lo stesso Sensi è il primo a scivolare in chiusura su Messi per evitarne le accelerazioni. Il resto lo fa la cerniera Godin-De Vrij-Skriniar. Non si passa e se l’unica vera occasione è una discesa di Arthur al tramonto del primo tempo, il discorso finisce per essere fin troppo chiaro.
La gemma di Suarez
Anche ad inizio tempo l’Inter esce troppo facilmente dal primo pressing e allora Valverde piazza Vidal al posto di Busquets e se la gioca 4-2-3-1 per mettere fisicità e tentare di recuperare palloni sul primo possesso dei nerazzurri. Buona idea, ma servono i piedi di Suarez per rimettere in piedi dal nulla il Barcellona.
Minuto 57. Messi è in bandierina, in teoria controllabile. Da lì parte il cross per Suarez che prende la mira e col destro fa secco Handanovic. Imparabile. Esecuzione che toglie respiro ai nerazzurri per una decina di minuti, ma senza particolari rischi, a parte un tiro da fuori di Dembelé, entrato al posto di un Griezmann impalpabile.
Contromosse Conte, ma Suarez…
Meglio coprirsi e soffiare sulle fiammate blaugrana. Conte inserisce Gagliardini per Sanchez. Sensi fa il trequartista alle spalle di Lautaro. Inter di nuovo in equilibrio e con un Barella strepitoso a chiudere ogni linea di passaggio. Il mare mosso del Barcellona sembra non fare più paura, ma Messi è in agguato e a 5 dalla fine capovolge tutto. Accelerazione bruciante e palla dentro per Suarez, che salta Godin e fa doppietta.
La squadra di Conte non ne ha più e si arrende. In una sconfitta amara, immeritata. Ma contro i fuoriclasse il fuoriprogramma è da mettere in conto.