L’alcol e i giovani, la mappa dei consumi (e degli abusi) in Europa e nel mondo: i dati dell’Oms
Il consumo di alcol aumenta o diminuisce tra i giovani? Lo fa uniformemente in tutto il mondo o ci sono delle sostanziali differenze tra i vari Paesi? Secondo quali criteri e con quali modalità? Di quali dati possiamo fidarci? L’ultimo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ci dà qualche riposta in merito.
I giovani contro tutti gli altri
Secondo le stime dell’Oms più di un quarto dei ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni consumano alcol regolarmente. Tra questi circa 22 milioni vivono in Europa, 22 milioni in Africa, 37,9 milioni nel Sud-Est asiatico, 29,9 milioni nelle Americhe e ben 41,9 milioni nell’area del Pacifico occidentale. Cifre che riflettono più o meno il consumo generale dell’alcool in queste macro regioni.
Non troppe le differenze tra i giovani e il resto della società dunque anche se si notano già due tendenze: i giovani europei bevono meno rispetto agli adulti (nel pacifico – in paesi come l’Australia – la tendenza invece è opposta). Da notare inoltre come il “gap” tra i giovani e la media dell’intera popolazione diminuisca notevolmente una volta superata la soglia dei 20 anni.
L’abuso di alcolici
L’abuso di alcol tra i giovani tende ad essere più alto nei paesi ad alto reddito, come le nazioni europee, l’Australia, il Canada e gli Stati Uniti. Si parla di percentuali che superano il 20% dei giovani che ne fanno uso. In media però l’abuso di alcool tra i più giovani è più basso rispetto agli adulti: rispettivamente 13,6% contro il 18,2%.
Ciò che colpisce però sono i dati relativamente a come è cambiato l’abuso di alcol negli anni. Sia tra i giovani (15-19 anni), sia tra la popolazione in generale, la tendenza è a diminuire. In Europa la percentuale di casi riscontrati in tutta la popolazione è diminuita dal 46% al 33,9% in circa 15 anni, dagli anni 2000 al 2016. Per i giovani tra i 15 e i 19 anni la diminuzione è stata meno notevole ma comunque significativa: dal 35,1% al 24,1% (61m7% al 51,2% tra chi ha già il vizio). Superiore comunque alla media giovanile mondiale di circa 3,5 punti percentuali.
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