Parigi, un agente accoltella i colleghi in prefettura: cinque morti, «movente passionale»
Un agente ha accoltellato alcuni poliziotti all’interno della questura di Parigi, sull’île de la Cité uccidendone 4. Secondo fonti di polizia citate dai media francesi, anche l’assalitore è stato poi ucciso.
Si tratterebbe, secondo Le Parisien, di un agente amministrativo che lavorava in questura da 20 anni. Il bilancio complessivo sarebbe quindi di 5 morti, compreso l’assalitore. Pare ci sia anche un ferito.
Il Presidente Emmanuel Macron, il primo ministro Edouard Philippe, il ministro dell’Interno Christophe Castaner, la sindaca Anne Hidalgo e il questore sono andati sul luogo del delitto. Secondo le prime ricostruzioni, alla base del gesto potrebbe esserci un «movente passionale». Ma per il momento non sono disponibili ulteriori informazioni.
La moglie dell’assalitore è stata posta in stato di fermo, secondo quanto annunciato dalla procura di Parigi. Remy Heitz, il procuratore, aveva annunciato poco prima la perquisizione a casa dell’uomo, che aveva 45 anni. Secondo fonti della tv francese Bfm l’uomo si sarebbe convertito all’islam da 18 mesi.
L’uomo che oggi ha ucciso i quattro funzionari della prefettura di polizia alla questura di Parigi era un dipendente amministrativo delle forze dell’ordine che non aveva «mai presentato difficoltà comportamentali» né «il minimo segno di allerta»: lo ha detto il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, parlando ai cronisti che lo attendevano nei pressi della scena del crimine.
Il ministro ha quindi rivolto le sue condoglianze alle famiglie delle quattro vittime uccise e ha riferito che una quinto ferito sta attualmente subendo un’operazione in ospedale, ma le notizie «sono rassicuranti».
Lo stesso titolare del dicastero degli Interni francese ha rinviato la partenza per una visita in Grecia e Turchia, dopo l’uccisione dei 4 agenti in questura a Parigi. Lo si è appreso da fonti degli Interni. Castaner era atteso anche in Turchia dove avrebbe dovuto incontrare, in particolare, l’omologo turco Suleyman Soylu nonché il presidente Recep Tayyip Erdogan per evocare le questioni migratorie prima di ripartire domani per Atene. Ma i fatti di Parigi costringono ora il cosiddetto “premier flic de France” a restare in patria per seguire da vicino la situazione.
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