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Cinque cose che in dieci anni ci siamo dimenticati del Movimento Cinque Stelle

04 Ottobre 2019 - 17:56 Valerio Berra
I primi inni, l'appoggio di Fedez, quella V tracciata in rosso, il vero significato delle stelle e i dubbi di complottisimo. Cosa è cambiato nel Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio

«La nostra forza è che non capiscono cosa facciamo, ma diamo fastidio a tutti. È la rete. Io ho messo la faccia e la mia vita. Noi siamo indistruttibili». Il 4 ottobre 2009 Beppe Grillo e Gianroberto Caseleggio al Teatro Smeraldo di Milano battezzano la nascita del Movimento Cinque Stelle.

Un parto, come spiegato dallo stesso Grillo, che è stato il punto di arrivo di una lunga gestazione, iniziata nel 2005, quando i primi meet up e le prime liste civiche hanno cominciato a riunirsi sotto il nome di Amici di Beppe Grillo. Da qui la creautura ha mosso i suoi passi. È entrata nelle sale dei consigli comunali, in quelle dei consigli regionali, in Parlamento, a Strasburgo e ora anche a Palazzo Chigi.

La prima storica vittoria del Movimento è stata a Parma, nelle elezioni amministrative del 2012. Al ballottaggio, il candidato Cinque Stelle Federico Pizzarotti riesce a ottenere il 60,22% delle preferenze, battendo il candidato del centrosinistra Vincenzo Bernazzoli. Alle elezioni politiche del 2013 il partito fondato da Grillo arriva al 25% alla Camera e al 23% al Senato. Cinque anni dopo supera il 30% e diventa il partito più votato d’Italia.

Oggi è a Palazzo Chigi, alleato del Pd dopo l’esperienza con la Lega di Salvini. In questa transizione così veloce da Movimento di opposizione antisistema a forza di governo, il Movimento cambiato. Nelle battaglie, nei toni e nella struttura interna. Tanto cambiato che forse qualcosa, delle origini, comincia a perdersi tra le vecchie pagine web.

Gli inni, da quelli dei VaffaDay a Ognuno Vale Uno

La tradizione degli inni di partito non è molto solida nella politica italiana. Certo, esistono, ci sono quelli memorabili come Meno male che Silvio c’è ma forse nemmeno il più sfegatato dei militanti si ricorda le parole dell’inno del Pd: Respiro Democratico.

Il cambio di passo del Movimento Cinque Stelle, all’inizio, era dettato anche dagli inni. Ognuno Vale Uno unisce strofe rap e una base rock. Le parole sono da chi è pronto alle barricate: «Dico No al ponte, No alla Tav, sono sciagure. Non si arrenderanno mai, ma gli conviene, noi neppure».

Fonte: YouTube | Uno dei primi inni del Movimento Cinque Stelle

Senza contare poi, ancor prima della nascita del Movimento, quelli scritti apposta per i Vaffa Day organizzati da Beppe Grillo, come V-day, ci sei o non ci sei: «Ormai non c’è più rimedio, serve un pacifico assedio. Questo è un invito alzate tutti il dito medio».

Fonte: YouTube | L’inno composto per uno dei Vaffa Day

La “V” di V per Vendetta

Ancora ben incastonata nel logo ufficiale del Movimento Cinque Stelle c’è una “V” che sembra tracciata con della vernice rossa. È la “V” che di V per Vendetta, la graphic novel di Alan Moore diventata ancora più celebre con il film del 2005 di James McTeigue.

In un Regno Unito governato da un regime autoritario un uomo sceglie di opporsi al governo e organizza un piano per far saltare in aria il palazzo di Westminster, sede del Parlamento inglese, esattamente come aveva cercato di fare il Guy Fawkes all’inizio del ‘600.

Fonte: YouTube |Il trailer di “V per Vendetta”

Il nuovo cospiratore misterioso sceglie di indossare una maschere che riporta le fattezze di questo personaggio storico. Una maschera negl’anni in cui il Movimento muoveva i primi passi veniva usata parecchio da diversi gruppi di contestatori, fra cui il collettivo di hacker Anonymous.

Per cosa stanno le Cinque Stelle

Anche qui, torniamo agli anni in cui la banda larga iniziava a diffondersi. Cinque stelle era il massimo punteggio che si poteva dare a un video su YouTube. La piattaforma di Google ha sostituito questo criterio con il più immediato Like/Dislike ma le stelle sono rimaste ancora in diverse piattaforme.

Le cinque stelle del logo però si riferivano anche ai primi cinque capisaldi del Movimento: acqua pubblica, ambiente, mobilità sostenibile, sviluppo e connettività.

Quando Fedez supportava il Movimento

E sì, c’è stato anche un lungo periodo in cui un giovane rapper che stava cominciando a scalare le classifiche aveva deciso di appoggiare pubblicamente il progetto di Grillo e Casaleggio. Il segno più tangibile del suo passaggio risale al 2014, quando il cantante aveva scritto e cantanto l’inno di un evento organizzo dal Movimento. Col tempo i rapporti si sono raffreddati.

Fonte: YouTube |La canzone scritta da Fedez per un evento del Movimento Cinque Stelle

I complottisiti

Qualche strascico c’è ancora, come è stato evidente nei giorni in cui si celebravano i 50 anni dall’allunaggio di Neil Armstrong e Buzz Aldrin. Eppure nel 2013, fra i tanti eletti per la prima volta alla Camera, c’era anche qualcuno che consigliava la visione di documentari su YouTube in grado di ribaltare completamente il modo di vedere i media, e il mondo.

https://www.youtube.com/watch?v=YW6l2HsOyJg
Fonte: YouTube | Il servizio del Tg La7 su Paolo Bernini

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