Hong Kong, il governo ricorre a procedure speciali e vieta l’uso delle maschere
Il divieto dell’uso di maschere in cortei e manifestazioni in luoghi pubblici sarà operativo a Hong Kong da domani, 5 ottobre. Lo ha annunciato la governatrice Carrie Lam, in una conferenza stampa in cui è accompagnata da 16 ministri del suo gabinetto. «Una mossa su cui abbiamo discusso questa mattina e che riteniamo necessaria», ha detto la Lam, «per far fronte a una vera emergenza».
Lam ha potuto avviare da subito la misura appellandosi a una procedura d’emergenza che le consente di evitare la preventiva approvazione del parlamento. Il divieto punta a contrastare le proteste che da quasi 4 mesi stanno scuotendo la città, partite contro la legge sulle estradizioni in Cina e trasformatesi nella richiesta di riforme democratiche, a partire dal suffragio universale.
Molti tra i manifestanti indossano maschere, semplici o antigas, per proteggersi dagli attacchi delle autorità o per nascondere la propria identità.
«Questo divieto è assurdo – dice al New York Times Wilson Lee un attivista di 29 anni -. È solo la dimostrazione dell’incompetenza del governo e il suo rifiuto di ascoltare le nostre ragioni. Stanno solo peggiorando le cose».
Leggi anche:
- Hong Kong, gli Usa sostengono le proteste e la Cina si indigna
- Hong Kong, Cina oscura le partite dell’Nba. La replica della lega americana: «Non diremo alle squadre cosa dire»
- Scontri a Hong Kong, più di 50 arresti. «Grave l’attivista colpito al petto dalla polizia» – Il video
- Hong Kong, altri scontri tra manifestanti e polizia: decine di arresti, gli agenti sparano in aria colpi di avvertimento
- Hong Kong, la protesta degli ombrelli arriva a Milano: «Italia ed Europa intervengano contro la Cina» – Il video
- Hong Kong, il governo vieta le maschere: esplodono nuovi scontri per le strade – Video
- Hong Kong, la governatrice minaccia il pugno duro contro le proteste: il rischio di un intervento militare da Pechino
- La Cina se la prende anche con la Apple: «Complice delle rivolte di Hong Kong». Tutta colpa di una app “anti-polizia”
- Ai Weiwei a Napoli: l’artista cinese dissidente visita il Madre e il teatro San Carlo
- Milano: in strada i giovani di Hong Kong e quelli della contromanifestazione pro-Cina