Inter-Juve, Sarri: «Non siamo favoriti, loro sono pericolosissimi. Assurdo parlare di Scudetto»
Nel vademecum delle conferenze stampa è un must: tenere il profilo basso alla vigilia dei main event. E Maurizio Sarri, a poco più di 24 ore da Inter-Juve, si allinea. Rispetto per i nerazzurri, zero anticipazioni sulla formazione e un passaggio ripetuto più volte: in termini di scudetto il match vale poco e niente. Ma in un campionato in cui tre squadre sembrano fare gara a sé è davvero così?
L’Inter di Conte
Quelli nei confronti dell’Inter non sono, però, semplici convenevoli. Punteggio pieno in campionato e figurone a Barcellona sono dimostrazioni di forza: «Domani troviamo una squadra forte e in salute – dice Sarri-. Nella singola partita non si può parlare di favoriti, sono due squadre forti, giocare un Inter-Juventus è una sensazione che vale la pena vivere. Sono davvero felice di andare in un grande stadio per fare una partita che sarà seguita da tutto il mondo. L’Inter è una squadra forte e con solidità, contro cui sarà difficile giocare. Una squadra guidata da un grande allenatore, che si sta dimostrando tale anche all’Inter. La partita di domani non è Sarri contro Conte. Domani c’è un bellissimo Inter-Juventus».
Scudetto lontano
Sarri allontana le pressioni da scudetto. Anche se appare evidente che in questo campionato gli scontri diretti in vetta possano risultare decisivi: «Ci sono ancora 31 partite, mi sembra prematuro parlare di Scudetto – dice l’allenatore bianconero -. Quando la Juve partì male a -13 dissi che erano i favoriti e tutti risero. Alla fine vinsero il campionato. Noi dobbiamo dimostrare di poter uscire da San Siro con una grande prestazione, poi ci sono ancora 93 punti, mi sembra assurdo parlare di Scudetto».
Dybala e Higuain
Con Ronaldo intoccabile, ennesimo ballottaggio di formazione tra Dybala e Higuain col Pipita favorito. Sarri, però, non si sbilancia e punta molto sulla sana competizione: «Higuain e Dybala? Non c’è da convincerli, devo solo decidere. Poi una volta deciso è giusto che se uno sta facendo bene e sta fuori sia anche arrabbiato. Lo ritengo un aspetto positivo, non negativo. Vediamo l’ultimo allenamento e decidiamo, fa parte del mio lavoro. Non devo preoccuparmi delle reazioni dei giocatori. Ci sono quelle che a livello mediatico possono fare audience, ma per me sono solo positive».
Foto di copertina Sarri/Ansa