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Sparatoria Trieste, sindacati: «Fondine difettose». Il Viminale: «Ricostruzioni prive di fondamento»

06 Ottobre 2019 - 12:33 Redazione
È scontro tra il sindacato di polizia e il dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell'Interno

Dopo le accuse da parte del Sap, il sindacato autonomo di polizia, sull’inadeguatezza delle dotazioni personali in riferimento alla qualità scadente delle fondine, è arrivata la risposta del dipartimento di pubblica sicurezza.

L’organo, collegato al ministero dell’Interno, ha respinto le accuse affermando in un comunicato stampa che «allo stato attuale degli accertamenti, in assenza di testimoni e documenti video, è priva di fondamento ogni arbitraria ricostruzione della dinamica che ha portato alla sottrazione dell’arma del collega ucciso per primo. Sconcerta, pertanto, a poche ore dall’evento, la sicumera con cui si traggono frettolose conclusioni sulla inequivocabile riferibilità dell’accaduto alla presunta inadeguatezza della fondina».

La risposta del dipartimento di Pubblica sicurezza

Il 5 ottobre il comunicato del Sap aveva sottolineato come «potesse essere stato un difetto nelle fondine in dotazione al personale della polizia di Stato a costare la vita ai due agenti uccisi a Trieste».

Ma il dipartimento del Viminale non ci sta e prende posizione a riguardo: «In un giorno così drammatico ci si sarebbe aspettati, almeno da chi veste la stessa divisa, un rispettoso cordoglio per le vittime e le loro famiglie. Sconvolge che alcuni, al fine di ottenere visibilità, speculino sulla morte dei colleghi caduti in servizio, profanando il dolore dei loro cari e della intera comunità. Se, in seguito, si accerteranno responsabilità di qualsiasi natura se ne chiederà conto, senza se e senza ma, anche per onorare la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per il bene comune».

Il Sap: «Fondine difettose»

Il sindacato ha posto l’accento sui presunti problemi avuti già in passato da uno dei due agenti con le fondine: «Gliene era stata data un’altra di vecchio tipo che non permette di bloccare l’arma al suo interno. All’altro collega che invece aveva la nuova fondina rotante – spiega il segretario generale del Sap Stefano Paoloni – è stata sfilata l’arma insieme al dispositivo di contenimento, poiché il supporto ha ceduto rompendosi».

«Questo è un difetto – continua Paoloni – che come Sap stiamo denunciando da circa un anno con continue note al dipartimento, il quale giorni fa ci ha anche risposto dicendo che sono in corso verifiche volte alla ricerca di soluzioni per le criticità rilevate. Abbiamo sempre denunciato questa anomalia che stavolta si è rivelata fatale. Se la dinamica dovesse essere confermata – conclude – sarebbe di una gravità inaudita e qualcuno dovrà assumersene la responsabilità».

Il questore di Trieste contro le accuse

Una critica pesante che ha voluto rigettare anche il questore di Trieste Giuseppe Petronzi: «Mi impressiona il fatto che adesso tutti siano esperti di quest’argomento. Trovo intempestivo, sbagliato e anche di cattivo gusto, che ci sia chi parla delle fondine mentre ancora piangiamo i nostri ragazzi. Non è rispettoso della memoria di chi stava facendo il proprio lavoro».

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