South Park, la Cina lo censura e i creatori si “scusano”: «Diamo il benvenuto ai censori cinesi nelle nostre case e nei nostri cuori»
South Park, la serie tv animata che dal 1997 porta sullo schermo scene dissacranti e irriverenti, è stata presa di mira dal governo cinese che ha dunque deciso di censurare un episodio dal palinsesto televisivo.
A farne le spese è la puntata intitolata Band in China, una satira di come il mondo hollywoodiano sia capace di alterare i propri contenuti per non offendere il governo della Cina.
A darne la notizia è l’Hollywood Reporter che ha scritto: «South Park non ha mai avuto paura di essere offensivo, motivo per cui ora praticamente in Cina non esiste più. Ogni clip dell’episodio, qualsiasi discussione online, streaming, social e persino fanpage sono state completamente cancellate dal governo».
Matt Stone e Trey Parker, i creatori della serie, come da copione hanno risposto al governo cinese, “scusandosi” nello stile che più si addice loro: «Queste sono scuse ufficiali alla Cina. Come l’Nba (la cui diretta delle partite, in Cina, è stata censurata la scorsa settimana per un tweet pro Hong Kong della società, ndr), diamo il benvenuto ai censori cinesi nelle nostre case e nei nostri cuori», hanno scritto su Twitter i due autori. «Anche noi amiamo i soldi più della libertà e della democrazia».
Watch the full episode – https://t.co/oktKSJdI9i@THR article – https://t.co/nXrtmnwCJB pic.twitter.com/Xj5a1yE2eL
— South Park (@SouthPark) 7 ottobre 2019
Non contenti, Stone e Parker girano ulteriormente il coltello nella piaga e scrivono: «Lunga vita al Grande Partito Comunista Cinese! Possa il raccolto di sorgo di questo autunno essere abbondante! Siamo a posto ora con la Cina?».
Alle dichiarazioni dei due è seguita una valanga di commenti e tweet, specialmente di ragazzi cinesi: «Ottimo lavoro! Non ho mai visto l’episodio prima e lo guarderò con tutta la famiglia. Grazie per aver difeso la libertà e la democrazia!», hanno scritto.
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