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Servizi segreti, ecco come funzionano e quale ruolo ha il presidente del Consiglio

09 Ottobre 2019 - 21:33 Redazione
In attesa della testimonianza di Conte davanti al Copasir, ecco quali organi fanno parte dei servizi segreti italiani

Gli 007 italiani sono al centro di un’intricata spystory che coinvolge, oltre al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, anche il ministro della Giustizia americana William Barr. Ora il premier, dopo le ultime rivelazioni sul via libera a due missioni segrete americane, dovrà riferire al Copasir su un caso internazionale che rischia di mettere in crisi la posizione del premier.

Ma come funzionano i servi segreti italiani? La legge che regola l’attività degli 007 è la numero 124 del 2007. È al presidente del Consiglio che spetta, in via esclusiva, l’alta direzione e la responsabilità generale della politica dell’informazione per la sicurezza, nell’interesse della Repubblica e delle istituzioni democratiche.

Al presidente del Consiglio spetta inoltre l’apposizione e la tutela del segreto di Stato e la nomina di diverse figure. È il premier che può nominare o revocare dei direttori e vice direttori dei servizi di informazione per la sicurezza degli organi Aisi e Aise. È sempre il premier a stabilire l’ammontare annuale delle risorse finanziare per i servizi segreti, di cui deve dare comunicazione al Comitato parlamentare (Copasir).

DIS

Il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza (Dis) è l’organo che assicura una programmazione organica della ricerca informativa, nell’analisi e nelle attività di Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna) e Aisi (Agenzia informazioni e sicurezza interna). Un ruolo che è stato rafforzato dalla legge 133/2012 promossa dal Copasir, approvata dal Parlamento.

Il Dis coordina l’intera attività di informazione per la sicurezza, compresa quella relativa alla sicurezza cibernetica e ne verifica i risultati. Vigila, tra le altre cose, sulla corretta applicazione delle disposizioni emanate dal Presidente del Consiglio dei ministri in materia di tutela amministrativa del segreto di Stato e della documentazione classificata.

Aisi

L’Agenzia informazioni e sicurezza interna (Aisi) ha il compito di ricercare ed elaborare tutte le informazioni utili per difendere la sicurezza interna della Repubblica e le istituzioni democratiche da ogni minaccia, da ogni attività eversiva e da ogni forma di aggressione criminale o terroristica. Si occupa di individuare all’interno del territorio italiano quelle attività di spionaggio rivolte all’Italia e con l’obbiettivo di danneggiare gli interessi nazionali.

Aise

L’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise) si occupa insieme all’Aisi della parte operativa. L’Agenzia ha tra le sue funzioni quella di ricercare ed elaborare le informazioni utili alla difesa dell’indipendenza, dell’integrità e della sicurezza della Repubblica dalle minacce provenienti dall’estero.

Copasir

Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, è composto da cinque deputati e cinque senatori, in proporzione ai componenti dei gruppi parlamentari e garantendo comunque la rappresentanza paritaria della maggioranza e delle opposizioni. E proprio di recente, l’8 ottobre, il Comitato ha eletto un nuovo presidente, Raffaele Volpi. La posizione era rimasta vacante dopo che il suo ex rappresentante, Lorenzo Guerini, è entrato nel Governo Conte Due come ministro della Difesa.

Il Comitato verifica, in modo sistematico e continuativo, che l’attività del Sistema di informazione per la sicurezza si svolga nel rispetto della Costituzione, delle leggi, nell’esclusivo interesse e per la difesa della Repubblica e delle sue istituzioni.

I componenti del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica sono tenuti al segreto relativamente alle informazioni acquisite, anche dopo la cessazione dell’incarico. La violazione del segreto è punita, salvo che il fatto costituisca più grave reato, a norma dell’articolo 326 del codice penale. Se la violazione è commessa da un parlamentare le pene sono aumentate da un terzo alla metà.

Le dichiarazioni di Volpi

Subito dopo la sua elezione, il presidente del Copasir è intervenuto sul coinvolgimento del premier italiano nell’intricata vicenda del Russiagate: «Non è il presidente del Consiglio a decidere le priorità, di venire al comitato. Noi siamo disponibili, ovviamente», ha chiarito Volpi precisando che «nel momento in cui il comitato avrà fatto un suo ordine del giorno, insieme ai rappresentanti di tutti i gruppi, sicuramente contatteremo la segreteria del presidente Conte e concorderemo con lui i tempi dovuti per questi incontri che sono così spesso sollecitati».

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