Greta può attendere: il premio Nobel per la pace al primo ministro dell’Etiopia
Il premio Nobel per la pace 2019 è andato al premier etiope, Abiy Ahmed. Il primo ministro ha meritato il riconoscimento del comitato svedese per aver promosso lo storico accordo di pace con l’Eritrea.
Oltre ad aver agito per mettere fine a questo conflitto durato 20 anni e che ha avuto un costo umano e finanziario elevatissimo, il quarantatreenne ha anche recentemente promosso un patto di condivisione energetica con il vicino Sudan, dopo la profonda crisi politica di quest’anno.
Nei primi mesi del suo mandato, Ahmed ha liberato i prigionieri politici e i giornalisti incarcerati, denunciando le torture che avevano subito. Le sue riforme a favore della parità di genere e contro il cambiamento climatico sono state molto apprezzate dalla comunità internazionale.
L’Etiopia «è fiera in quanto nazione» dell’assegnazione del premio Nobel per la Pace al premier Abiy Ahmed Ali, fa sapere l’ufficio del primo ministro.
Abiy Ahmed Ali «ha scelto dopo decenni la pace tra Etiopia e Eritrea, ha liberato prigionieri politici e perseguito chi violava i diritti umani, ha mediato sul conflitto in Sudan. Un giusto riconoscimento ad un giovane e coraggioso simbolo dell’Africa», scrive in un tweet il ministro per gli Affari europei Enzo Amendola.
Abiy Ahmed Ali. Ha scelto dopo decenni la pace tra Etiopia e Eritrea, ha liberato prigionieri politici e perseguito chi violava diritti umani, ha mediato il conflitto in Sudan. Un giusto riconoscimento ad un giovane e coraggioso simbolo dell’Africa. #NobelPrize2019 pic.twitter.com/MkJhZF30H1
— enzoamendola 🇮🇹🇪🇺 (@amendolaenzo) October 11, 2019