Un controllore inglese ha tirato una testata a un migrante? Ecco come è andata
Un uomo dai tratti caucasici vestito con un completo da ufficio. E l’altro dalla pelle più scura, molto più basso di lui. I due discutono nel vagone di un treno. L’uomo con il completo da ufficio sembra trattenerlo. Poi la testata, violenta, che scaglia a terra l’uomo di colore. Le immagini sono accompagnate da una didascalia:
Mandiamo i nostri controllori a fare un corso in UK. Giusto x far capire come reagire quando una #RisorsaINPS non paga il biglietto e provoca.
Il tweet risale al 4 ottobre ed è stato pubblicato dall’account @MoonLuchy. L’accostamento fra commento e immagini lascia intendere che l’uomo sia un controllore e richiama tutta una serie di video di provenienza italiana, spesso diventati virali negli scorsi anni, in cui i controllori dei treni discutevano fra le carrozze con passeggeri stranieri.
La vera identità dei due uomini
L’episodio descritto nel video è accaduto realmente ed è stato riportato da diversi quotidiani britannici che hanno ribattezzato l’uomo «headbutt hero», l’eroe della testata. I primi articoli che raccontano questa vicenda sono stati pubblicati lo stesso giorno del tweet di @MoonLuchy: il 4 ottobre.
Fra chi ne ha parlato ci sono Daily Mail, The Sun e Metro. Certo alcune ricostruzioni non potrebbero essere prese in considerazione visto che sono pubblicate su siti che Wikipedia ha incluso nella lista delle fonti non rienute affidabili.
Secondo la versione più diffusa, tutto sarebbe avvenuto nel primo pomeriggio del 3 ottobre nel treno che da Londra porta a Southend-on-Sea, cittadina inglese che si trova sulla costa. Qui l’uomo più basso, Danut Buftea, avrebbe cominciato a infastidire gli altri passeggeri, con molestie fisiche e verbali, tanto da portare l’altro uomo a bloccarlo.
Una volta fermato, le minacce da parte di Danut Buftea non si sarebbero arrestate, tanto da portare alla testata. Un secondo video mostra poi il seguito della vicenda.
Dopo averlo bloccato sul treno, l’uomo con gli abiti eleganti avrebbe continuato a tenerlo fermo anche in stazione. Preso in custodia dalle forze dell’ordine, l’uomo bloccato sarebbe risultato in possesso di un coltello che poi si è scoperto essere stato rubato:
He was restrained onboard the service and arrested when it arrived at Upminster station. ‘Following a search, the man, aged 29, was further arrested on suspicion of carrying a knife and theft by finding. He remains in custody
Sempre la polizia ha rivelato che l’«headbutt hero» protagonista della vicenda era in realtà un agente del Met, il Metropolitan Police Service. Dopo aver visto le immagini del video, sempre un portavoce della polizia, ha dichiarato che l’«headbutt hero» non avrebbe commesso nessun crimine o nessun azione che potrebbe portare a un procedimento disciplinare.
Il 4 ottobre alle ore 16:51 viene pubblicata una nota della Polizia britannica dove si riporta l’accusa e la data del processo in tribunale per Danut Buftea:
Man charged in connection to incident in Upminster – London
A 29-year-old man has been charged in connection to an incident on a train in Upminster yesterday (03/10).
Danut Buftea, 29, of no fixed address, will appear on 5 October at Highbury Corner Magsitrates’ court charged with a public order offence.
The charge relates to an incident on board a c2c train yesterday afternoon (03/10).
L’hashtag, o il verso alle parole dell’accoglienze
L’hashtag #RisorsaINPS viene usato spesso da chi vuole attaccare i migranti. Cercando su Twitter si può vedere come sia utilizzato soprattutto per riportare fatti di cronaca, come furti, omicidi, o episodio di spaccio, in cui sono protagonisti uomini e donne senza la cittadinanza italiana.
Una formula non innocua quindi, che punta a screditare quel concetto che i migranti non sono solo un problema da risolvere ma anche una risorsa a cui attingere, sia per l’economia che per la cultura.
A usare in questo modo la parola «risorsa» è stato anche il leader della Lega, Matteo Salvini.
Perché si parla di migranti?
Secondo quanto riportato dal Daily Mail un testimone avrebbe raccontato che Danut Buftea, il piccolo uomo del video, avrebbe sostenuto di essere afghano:
He told MailOnline: ‘I’m looking round over my left shoulder, facing a girl sitting down. He’s mumbling on about ‘I’m from f***ing Afghanistan’.
[…]
‘When against the wall, he started saying ‘I’ll kill you, I’m from Afghanistan, I’ll kill you, I’ll stab you’. I was on the phone to 999 and saying ‘we need urgent help’.
Testimonianza che al momento rimane nell’articolo del tabloid inglese e un nome, Danut Buftea, che sembra avere più origini rumene.