Siria, morta Hevrin Khalaf: uccisa da forze filo-turche l’attivista per i diritti delle donne
Hevrin Khalaf, 35enne segretaria generale del Partito Futuro siriano nonché una delle più note attiviste per i diritti delle donne in Siria, è stata uccisa con colpi d’arma da fuoco dalle forze filo-turche.
L’esponente politica sarebbe stata crivellata di colpi di arma da fuoco dopo esser stata prelevata dall’auto su cui viaggiava da Qamishlo e Manbij con il suo autista, che è rimasto ucciso nell’agguato. A riferirlo è l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Insieme a lei, le milizie jihadista di Ahrar al-Sharqiya, hanno ucciso altri 8 civili. Le esecuzioni sarebbero state riprese con i cellulari delle milizie vicine all’Isis e diffuse in rete.
Secondo l’intelligence statunitense i video rilasciati dalle milizie jihadiste sono autentici. Tuttavia, l’Esercito siriano libero – sostenuto dalla Turchia – nega qualsiasi coinvolgimento nell’attacco all’attivista.
Malgrado dalla Turchia non siano ancora arrivate conferme ufficiali, è emerso il sospetto che Hevrin Khalaf sia rimasta vittima di un attacco mirato da parte dell’Isis e basato su segnalazioni dell’intelligence di Ankara.
Questo perché da tempo, Hevrin Khalaf, era nel mirino degli integralisti islamici a causa del suo impegno per la pacificazione fra curdi, cristiano-siriaci e arabi nella regione siriana.
Le cellule dello Stato Islamico, infatti, hanno ripreso ad effettuare agguati con autobombe ed esecuzioni anche di civili disarmati, in concomitanza con la ripresa dell’offensiva turca nei territori della Siria contro la popolazione curda.
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