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Francia-Turchia, lo juventino Demiral insiste: esulta col saluto militare pro-Erdogan

14 Ottobre 2019 - 23:18 Redazione
Dopo la sfida con l'Albania, la nazionale turca ha esultato ancora una volta mostrando il suo sopporto all'operazione di Erdoğan in Siria

Il difensore della Juventus torna a sostenere il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Durante la tanto contestata partita di qualificazione all’europeo 2020 tra Francia e Turchia, il bianconero, al momento del pareggio, ha rincorso il compagno di squadra Kaan Ayhan, autore del gol, mimando ancora una volta il saluto militare.

https://twitter.com/Faruk190332/status/1183843653481127941

Nei giorni scorsi l’ex Sassuolo era finito nella bufera social per aver condiviso un tweet a favore dell’attacco turco nel nord-est della Siria. Insieme a lui, anche il romanista Ünder e il milanista Çalhanoğlu.

Sulla questione era intervenuto nel pomeriggio anche Leonardo Bonucci. Il capitano della Nazionale e compagno di squadra di Demiral aveva ricordato come «politica e sport devono restare separati. Lo sport deve essere divertimento, unione, passione. Io sono per la non violenza, la guerra fa male a tutti. E noi calciatori dobbiamo essere d’esempio. Poi ognuno è libero di esprimere il suo pensiero, ma farlo su un campo da calcio non è giusto».

https://twitter.com/ozlemtokay/status/1183849840217866240

Tanti avevano auspicato che, vista la delicata situazione in Siria, la Uefa decidesse di non giocare la partita. Durante il momento degli inni nazionali i numerosi turchi arrivati allo Stade de France hanno accolto la marcia d’Indipendenza turca da saluti militari.

A fine partita è arrivato anche il saluto militare dei nazionali turchi che, dopo la partita contro l’Albania, hanno riproposto l’esultanza in segno di supporto all’operazione turca in Siria.

Nel dopo gara è ancora una volta il giocatore rossonero Hakan Çalhanoğlu a esporsi in favore di Ankara: «Siamo con la nostra Nazione sempre al 100%. Anche nei momenti non belli. Noi siamo giocatori, la politica è da un’altra parte».

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