Vertice notturno sulla Manovra, Italia Viva: «Via Quota 100». Muro del M5s
Più risorse per il taglio del cuneo fiscale, assegno unico per i figli, lotta all’evasione. Sono alcuni dei nodi che sono stati affrontati durante il vertice notturno tra Giuseppe Conte e i capi delegazione sulla manovra in vista del Consiglio del ministri di questa sera che dovrebbe dare l’ok al documento programmatico di bilancio. È scontro però tra M5s e Italia Viva su Quota 100.
Dopo un asse inedito Di Maio-Renzi per scongiurare l’aumento dell’Iva, la coppia si spacca sulla riforma della pensiona targata Lega. Mentre Italia Viva propone di tagliare i fondi – Luigi Marattin (Iv) addirittura vorrebbe abolirla del tutto per avere più risorse da destinare alle famiglie – il M5s dice no: «Quota 100 non si tocca».
Italia Viva chiede abolizione totale e immediata di Quota100. Non perché servano soldi, o perché l’ha fatta un altro governo. Ma perché è la politica più ingiusta fatta in Italia negli ultimi 25 anni: fa pagare ai giovani alcuni privilegi per pochi. Invece, Ape social strutturale
— Luigi Marattin (@marattin) October 13, 2019
Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri non sarebbe del tutto contrario al rivedere le finestre pensionistiche, ipotesi che ha ricevuto il via libera anche di Dario Franceschini. Gualtieri poi ha posto anche sul tavolo un aumento da 2,5 a 3 miliardi da destinare al taglio del cuneo fiscale, che si tradurrebbe in un alleggerimento delle imposte fiscali sulle buste paga delle lavoratrici e dei lavoratori.
L’idea del M5s è quella di ridurre le tasse in parte ai lavoratori e in parte alle imprese, introducendo anche il salario minimo di 9 euro, mentre il Partito Democratico intende intervenire unicamente sulle buste paga dei lavoratori e solo successivamente tagliare le imposte alle imprese.
Inoltre, si è raggiunto anche un accordo tra le parti sull’assegno unico da 240 euro per il bonus figli. Un bonus che dovrebbe raggruppare in un fondo tutte le risorse desinate alle famiglie. Fonti dell’Ansa rivelano poi che nelle voci della manovra si è trovato un accordo aanche per l’abolizione del “superticket”, che comporterebbe la rimodulazione dei ticket sanitari in base al costo delle prestazioni e del reddito familiare equivalente.
Entro il 15 ottobre il governo italiano deve trasmettere all’Ue il documento programmatico, l’ossatura della Legge di bilancio che dovrà essere presentata alle Camere entro domenica 20 ottobre. Mancherebbero ancora almeno tre miliardi di coperture, e per Palazzo Chigi sono le ultime ore per trovare le risorse.
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