Cresce l’attesa per Stadia, il portale di videogiochi in streaming firmato Google
È arrivato il momento di Google Stadia: il servizio di gaming che il colosso informatico lancerà il 19 Novembre. L’ha annunciato oggi Rick Osterloh, vicepresidente della compagnia, all’evento autunnale Made in Google 2019.
Un blog post aggiunge ulteriori dettagli: i primi gamer a ordinare il servizio potranno già iniziare a comprare e giocare a partire dalle 18; tra i titoli disponibili Red Dead Redemption 2, Mortal Kombat, Assassin’s Creed Odyssey, Destiny 2, Wolfenstein: Youngblood e Kine.
Stadia sarà multiplatform, accessibile quindi da televisione, portatile, pc e alcuni tablet e telefoni. Si possono già sborsare 130 dollari (un centinaio d’euro), per ricevere due pacchetti da tre mesi di abbonamento, un Chromecast ultra e un controller Stadia in edizioni limitata (cioè blu). L’abbonamento permette di accedere all’intera libreria di giochi Google, giocabili in 4k per 60 frame al secondo; dall’anno prossimo sarà possibile comprare titoli singoli in HD.
Oltre che negli Usa, il servizio sarà lanciato in Canada, UK, Irlanda, Francia, Germania, Italia, Spagna, Olanda, Belgio, Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia. La mossa di Google è volta a prendersi una fetta del mercato dei videogiochi, il più grande del settore dell’intrattenimento (compreso Hollywood): una torta da 138 miliardi di dollari, che ha sempre fatto gola alla compagnia di Seattle.
Del resto, il colosso aveva già da tempo a sua disposizione gli ingredienti fondamentali per sfondare nel mondo del gaming: Android, il sistema operativo per smartphone più diffuso al mondo, il browser Chrome e la piattaforma streaming Chromecast, che facilita la trasmissione in tempo reale dei giochi e l’accesso a schermi televisivi.
Non a caso lo streaming e il cloud storage sono componenti basilari del nuovo servizio Google, come già previsto da esperti del settore. Sarebbe inoltre prevista anche un’enorme divisione interna di scrittura, produzione e sviluppo di videogiochi: vedremo presto con che titoli autoprodotti Google cercherà di condizionare ulteriormente l’intrattenimento via joystick.
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