Copasir, Conte convocato mercoledì prossimo sul Russiagate
Una riunione di meno di un’ora e l’appuntamento è praticamente fissato: la prossima settimana il premier Giuseppe Conte sarà ascoltato dal nuovo Copasir, il comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti. La data più plausibile è mercoledì 23 ottobre ma l’appuntamento potrebbe slittare ancora di un paio di giorni.
Come avviene in questi casi, la formula è “audizione di rito”, anche se tutti sanno che non è così: il primo punto all’ordine del giorno sarà il Russiagate in salsa italiana (ovvero gli incontri tra i nostri servizi segreti, il procuratore di giustizia Durham e il “ministro della giustizia” americano Barr autorizzati dallo stesso Conte ma di dubbia legittimità visto che hanno messo in contatto organi funzionalmente non equivalenti). E subito dopo il premier, saranno ascoltati anche il direttore del Dis, Gennaro Vecchione, quello dell’Aisi Mario Parente e dell’Aise, Luciano Carta.
Il nuovo comitato parlamentare, ora presieduto dal cinque stelle Raffaele Volpi e che vede come vice presidente Adolfo Urso (Fratelli d’Italia), dovrà ascoltare tutti i vertici dei servizi italiani e tutti i ministri che abbiano rapporti anche indiretti con gli 007 visto che molte caselle oggi hanno cambiato posizione.
Oltre a parlare di Russiagate, il Copasir ha sul tavolo un altro tema scottante (e pure questo super sensibile per Washington): la sicurezza delle connessioni 5G e i rapporti con il colosso cinese Huawei. A giugno, proprio Vecchione era stato sentito in commissione Trasporti e aveva annunciato il progetto di un Perimetro Nazionale per la sicurezza cibernetica: «Abbiamo chiesto di equiparare sul piano normativo la cybersecurity alla sicurezza sul lavoro per evitare di dover svolgere gare di appalto con il criterio del massimo ribasso». Dell’esistenza di eventuali rischi portati dal ruolo principe della Cina nello sviluppo di connessioni digitali potenti deve occuparsi il Copasir. Aveva cominciato con il Conte Uno, quando le tensioni sul punto tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini erano elevatissime. Entro novembre dovrà proseguire questo nuovo comitato che, appunto, di problemi che riguardino gli Stati Uniti ne ha anche altri.
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