The Shoah Party, la chat tra minori con video a sfondo nazista e pedopornografico
Video pedopornografici, celebrazioni di Hitler, Mussolini e Isis. Il tutto condito con frasi contro migranti ed ebrei. Era questo il contenuto di una chat di WhatsApp battezzata ‘The Shoah party”, attraverso la quale venivano scambiati in tutta Italia di immagini e frasi terrificanti.
Come riporta oggi il Corriere Fiorentino, a scambiarsi video e messaggi erano un gruppo di ragazzi tra i 15 e i 19 anni. In 26 sono stati coinvolti in un’inchiesta partita da Siena e coordinata dalla procura dei minori di Firenze. Il 15 ottobre sono scattate le perquisizioni in Toscana, Piemonte, Lazio, Campania e Calabria.
Otto di loro vivono tra Torino e Rivolo, tra cui i due amministratore del gruppo, uno minorenne e uno maggiorenne. Tra i minori coinvolti figurerebbero anche alcuni 13enni: essendo non imputabili per la loro età, nei loro confronti gli investigatori non hanno proceduto, ma la Procura per i minori aprirà un’inchiesta socio psicologica per valutare la idoneità dei contesti familiari in cui vivono questi ragazzi indagati per una serie di reati gravissimi.
I contenuti
Come riportato da il Corriere Fiorentino, a scoprire la chat è stata la mamma di uno dei partecipanti, che non ha esitato a rivolgersi prima alla dirigente scolastica e poi ai carabinieri.
Nella chat vi erano anche agghiaccianti video ritraenti violenze sessuali su bambini, a volte di neonati di nemmeno un anno. Ad accompagnare i video, delle frasi non meno oscene: «Eppoi dicono che i preti non devono stuprare i bambini», o «Sei solo una pu****a».
Non mancano frasi e commenti razzisti («Min**ia il Nesquik», riferito a un gruppo di bambini africani denutriti che si abbeveravano da una pozzanghera) e gli insulti agli ebrei, agli omosessuali, ai migranti e ai disabili.
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