Roma, «Picchia la nostra compagna disabile». Bimbi di 10 anni incastrano la maestra
Non ne potevano più di vedere la maestra picchiare una delle loro compagne di classe, gravemente disabile. E così con grande coraggio ne hanno parlato coi genitori spiegando che, forse, qualcosa in quella classe non andava. Che la «maestra cattiva» non avrebbe tenuto dei comportamenti corretti nei confronti di una bimba che, invece, doveva «essere protetta perché meno fortunata di noi».
L’accusa
Per questo motivo bimbi di 10 anni si sono ribellati, hanno rotto il silenzio e fatto scattare le indagini che hanno portato la Procura di Roma a iscrivere la maestra di sostegno nel registro degli indagati con l’accusa di maltrattamenti.
I fatti
I fatti si sono verificati a Roma, in una scuola elementare, classe quinta, dove una bimba, seguita da una maestra di sostegno, sarebbe stata insultata, umiliata e picchiata, come scrive Repubblica. I compagni di classe, una volta resosi conto della situazione, nonostante la loro età (10 anni), hanno raccontato tutto ai genitori che, a loro volta, hanno riferito alle maestre e, dunque, alla dirigente scolastica. Quest’ultima, in via precauzionale, ha allontanato l’insegnante di sostegno dalla bimba.
Le indagini
Intanto i carabinieri, allertati da una delle mamme, hanno avviato un’indagine delicatissima sentendo in audizione protetta sei dei piccoli allievi che hanno ricostruito tutto nei minimi dettagli.
«L’insegnante si comporta male con tutti, anche con noi. Ma Margherita (nome di fantasia, ndr) è stata meno fortunata di noi, per questo deve essere più rispettata, quella maestra dovrebbe proteggerla e, invece, è cattiva. Le tira calci e pugni sulle mani. Certi giorni Margherita si tocca le gambe in continuazione per il male delle botte» ha raccontato uno di loro.
E ancora: «La maestra lo fa quando è sicura che le altre insegnanti non la vedano. A volte, quando sono loro due da sole nella classe, sentiamo le urla. La insulta, la umilia. Le dà gli schiaffi se non si lava bene le mani. La spinge per terra. Lei è nostra amica, ci vuole bene e noi vogliamo bene a lei e quello che le succede non è giusto». La maestra di sostegno ha negato tutto.
La Procura aveva chiesto una misura cautelare, poi non confermata dal Gip. Intanto la donna è è stata allontanata dalla bimba disabile.
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