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Il blitz di Tvboy a Firenze nel giorno della Leopolda: Renzi uno zombie in «Italia morta vivente», ma c’è molto altro

18 Ottobre 2019 - 16:49 Valerio Berra
Tre nuovi manifesti nel capoluogo toscano. Oltre a Renzi, le opere di Tvboy si sono ispirate ad altri due temi: i migranti e la questione curda

Un nuovo blitz. Questa volta diviso in tre parti. Una sortita notturna tra le vie della Firenze che sta ospitando la prima Leopolda dell’era post Pd. Questa mattina i fiorentini e i partecipanti della kermesse renziana si sono svegliati con tre nuovi manifesti attaccati sui muri dallo street artist Tvboy.

Il primo è una parodia di Italia Viva, il partito fondato a metà settembre da Matteo Renzi. L’ex premier è ritratto come fosse uno zombie. Macilento e insanguinato si avvicina a chi lo guarda con una posa scomposta. Alle sue spalle una lapide, decorata da una bandiera italiana con croce nera. L’epigrafe recita: «Italia morta vivente».

Fonte: Twitter | Tvboy presenta la sua ultima opera

Gli altri due manifesti spostano l’attenzione appena fuori dai confini italiani. C’è un bambino migrante, a bordo di una barca di carta, che ha in mano una pagella. Il riferimento è probabilmente al caso del ragazzo ritrovato in mare con la sua pagella cucita all’interno del vestito. Qui però i voti sono quelli dell’Unione Europea che – secondo Tvboy merita uno 0 in umanità, ospitalità e solidarietà, ma un 10 in ipocrisia.

Fonte: Tvboy.it | Il migrante sulla barca di carta

L’ultima opera invece è dedicata alle miliziane curde dello Ypg, le unità di protezione popolare. Una donna combattente sorride con un fucile automatico in mano. Dietro di lei un cartello con scritto «I fought for freedom». Un’immagine che, spiega lo staff dello street artist, intende «lanciare un messaggio di pace, ma allo stesso tempo ricordare come l’Occidente abbia lasciato da sole queste donne, mentre sacrificavano la propria vita, lottando contro l’ISIS».

Fonte: Tvboyt.it |La militante curda

Il ribelle con una causa per cui dipingere

Tvboy – Rebel with a cause since 1980. Il nome del sito ufficiale di uno dello street artist italiano sembra rimprendere Rebel without a cause, il film del 1955 diretto da Nicholas Ray con protagonista un James Dean che porta avanti una ribellione travagliata e forse ingiustificata verso la sua famiglia e la società americana in generale. Se non lo avete presente, è perché in Italia è arrivato sotto il titolo Gioventù Bruciata.

I lavori di Tvboy sono ribelli, certo. Sono connotati ancora da quella vena anarchica della prima street art, quando i musei e i collezionisti di tutto il mondo snobbavano ancora il filone, non prendevano nemmeno in considerazione gli artisti che sceglievano come tela i muri della loro città. Eppure, a differenza del Jim Stark di James Dean, Salvatore “Tvboy” Benintende una causa per cui combattere ce l’ha.

La satira politica, la difesa dei diritti dei migranti e l’attenzione alle tematiche Lgbt. Negli ultimi anni, un manifesto dopo l’altro, Tvboy ha tracciato i temi della sua arte. Dall’Amor populi con il bacio appassionato tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio, al bimbo sulle spalle di Papa Francesco che scrive sul muro «Stop Abuse», fino a Carola Rackete con in braccio un bambino di colore ritratta come se fosse una Madonna con un Gesù ancora in fasce.

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