Grillo propone di togliere il voto agli anziani. Per Salvini è «da ricoverare». Conte ironizza: «Faremo un sondaggio»
«In un mondo sempre più anziano, esperti, studiosi e politici propongono di abbassare l’età del voto, ma cosa dovrebbero fare le democrazie quando gli interessi degli anziani sembrano essere in contrasto con gli interessi delle giovani generazioni?». A porsi questa domanda è Beppe Grillo, il co-fondatore del M5s, che ha pubblicato sul suo blog una riflessione (e una conseguente proposta provocatoria) sulla possibilità di estendere il diritto di voto ai sedicenni.
La proposta di Grillo
«Una proposta potrebbe essere quella di privare il diritto di voto agli anziani, ovvero eliminare il diritto di voto ad una certa età (oppure dare ai genitori voti per procura per ciascuno dei loro figli a carico)», spiega il comico 71enne. Questa idea «nasce dal presupposto che una volta raggiunta una certa età, i cittadini saranno meno preoccupati del futuro sociale, politico ed economico, rispetto alle generazioni più giovani, e molto meno propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche», spiega il co-fondatore del Movimento.
«In tal caso – prosegue Grillo – i loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale». E il garante del Movimento poi incalza: «Gli elettori sono, in larga misura, guidati dal proprio interesse personale, e l’affluenza relativamente bassa degli elettori più giovani può essere in parte causata dal sentirsi alienati da un sistema politico gestito da persone che non considerano della loro stessa natura. Se un 15enne non può prendere una decisione per il proprio futuro, perché può farlo chi questo futuro non lo vedrà?».
E Grillo, per dar forza alla propria idea, pian piano scardina alcune delle possibili obiezioni alla sua proposta provocatoria. Secondo il fondatore del M5s infatti la prima critica potrebbe essere quella di «discriminazione fondata sull’età». In tal caso il co-fondatore ribatte che «affinché vi sia discriminazione vi deve essere un trattamento diverso tra due o più gruppi/identità basato su alcune caratteristiche arbitrarie. In questo caso, le politiche differenziate per età non dividono la popolazione in due o più gruppi, poiché tutti, alla fine, diventiamo anziani».
In secondo luogo, Grillo cita il filosofo Philippe Van Parijs: «Le persone dovrebbero avere il potere di influenzare le decisioni in proporzione alla misura in cui sono suscettibili di sostenere le conseguenze di tali decisioni». A tal proposito Grillo infine chiosa: «Le generazioni non nate sono, sfortunatamente, incapaci di influenzare le decisioni che prendiamo qui e ora. Tuttavia, possiamo migliorare il loro destino spostando il potere decisionale verso chi tra noi dovrà interagire con loro».
Le reazioni: da Conte a Salvini
«Non ho letto le dichiarazioni di Grillo, ma adesso facciamo dei sondaggi vediamo qual è l’orientamento di voto e poi decidiamo…». Con questa battuta il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha liquidato la proposta di Grillo. Durissimo sui social l’ex vicepremier Matteo Salvini che con un post su Facebook chiama in causa lo stato di salute mentale del comico: «Togliete il diritto di voto agli anziani. A me sembra da ricovero».
Più esaustiva la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che chiede l’intervento di Sergio Mattarella: «Grillo non è un cittadino qualsiasi, ma è il capo del partito di maggioranza relativa del Parlamento e il principale azionista del Governo. Non è tollerabile liquidare la sua proposta di togliere il diritto di voto agli anziani come il delirio di un folle o la battuta di un comico. Siamo davanti ad una posizione politica e come tale deve essere considerata».
«Fratelli d’Italia chiede al Presidente della Repubblica Mattarella, in qualità di garante della nostra Costituzione, di intervenire in maniera netta contro una proposta che mette in discussione il suffragio universale, ovvero il presupposto della democrazia – continua Meloni.- E mi aspetto una presa di posizione ufficiale anche dal presidente del Consiglio Conte, dal ministro degli Esteri Di Maio e da tutto il M5S. Chi rimane in silenzio è d’accordo con Grillo».
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