Boeing 737 Max 8, l’azienda sapeva del problema al software
Sono morte 346 persone nei due incidenti aerei che hanno portato alla luce i problemi del 737 Max 8, aereo costruito dalla Boeing: l’azienda è finita sotto processo per accertare eventuali responsabilità negli avvenimenti di ottobre e marzo scorso. Prima il volo di Lion Air, vettore indonesiano, caduto al largo delle coste di Giava. Poi quello dell’Ethiopian Airlines, precipitato sei minuti dopo il decollo il 10 marzo 2019 e a bordo del quale c’erano anche otto italiani. Dalle indagini, ancora in corso, il 18 ottobre è emerso un dettaglio inquietante: Boeing sapeva dei problemi al sistema automatico di stabilità. Gli investigatori sarebbero entrati in possesso di una conversazione via sms intercorsa tra due dipendenti dell’azienda.
Nello scambio di messaggi, Mark Forkner, all’epoca pilota per la Boeing, scrive a un collega: «Impazzisce nel simulatore». «Beh, ti dico che non sono bravo a pilotare, ma è stato scandaloso», aggiunge, raccontando l’esperienza a tale Patrik Gustavsson. La risposta di quest’ultimo mette in luce la necessità di aggiornare le istruzioni nel manuale di volo. La conversazione è avvenuta nel 2016, due anni prima dell’incidente in Indonesia, e le evidenze sarebbero state tenute nascoste alla Federal aviation agency.
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