I giovani libanesi in piazza a Milano: le speranze per il futuro, mentre il Paese è in rivolta – il videoracconto
Tanti, diversi, coesi. E giovanissimi. Così i protagonisti della manifestazione dei libanesi del Nord Italia, che si sono ritrovati in centro a Milano per esprimere vicinanza al movimento di protesta in patria.
Per Riwa Baroud, un’artista e designer che vive e lavora a Milano, «non essere a casa in questo momento così importante è frustrante. Ma è la prima volta che vediamo succedere cose del genere: membri del partito che distruggono la foto dei loro leader, manifestanti che non si identificano con i colori del partito ma con quelli della bandiera nazionale. L’obbiettivo è la caduta del governo».
Assenti le bandiere di partito, dominano il rosso e il bianco nazionali. Molti tengono in mano cartelli: slogan, ma specialmente messaggi in italiano, inglese e arabo.
Gli organizzatori della manifestazione tengono a sottolineare la sua spontaneità – il ritrovo è stato organizzato e deciso sui social, andandosi a unire ad altre proteste solidali in tutto il mondo, dal Medio Oriente al Nord America.
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