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Paesi Ue «pronti a riprendersi terroristi Isis». Truppe Usa da Siria verso Iraq

20 Ottobre 2019 - 09:21 Redazione
Finora «le democrazie occidentali sono rimaste immobili rispetto ai rimpatri, accettando il ritorno solamente di una manciata di bambini, in genere orfani» ha denunciato Lette Taylor, ricercatrice per Human Rights Watch

Il Belgio e altri stati europei si starebbero preparando ad accogliere cittadini accusati di avere legami con lo Stato Islamico. Il 18 ottobre il Belgio ha dichiarato che approfitterà della nuova «zona sicura» creata dalla Turchia nel Nord della Siria per farli rientrare in patria. Secondo il Guardian altri Paesi europei sarebbero pronti a seguire il suo esempio. Fino ad ora «Le democrazie occidentali sono rimaste immobili rispetto ai rimpatri, accettando il ritorno solamente di una manciata di bambini, in genere orfani» ha denunciato Lette Taylor, ricercatrice per Human Rights Watch in un’intervista con The Intercept. Gli Stati Uniti hanno riaccolto 16 americani dalla Siria. Turchia, Kazakistan, Uzbekistan, Tajikistan, Russia e Kosovo hanno fatto tornare circa 1,250 cittadini, perlopiù bambini. Ma l’Europa resta reticente: meno di 50 persone hanno fatto ritorno in Francia, Germania, Australia, Svezia e Norvegia.

La volontà sembra essere quella di delegare i procedimenti giudiziari e riabilitativi all’Iraq. Venerdì 18 ottobre le autorità belghe hanno informato le famiglie dei detenuti che avrebbero sfruttato il cessate il fuoco di cinque giorni per fare evacuare i presunti terroristi. Secondo il Guardian, anche Francia e Germania stanno cercando di sfruttare la «via sicura» negoziata da Mike Pence giovedì per rimpatriare donne e bambini legati a combattenti. La tregua però è lungi dall’essere rispettata: già il 18 ottobre i curdi avevano denunciato la violazione del patto da parte delle forze Turche. Oggi il ministero turco della Difesa ha fatto sapere che un soldato turco è stato ucciso dalle forze curdo-siriane nel nord della Siria, nonostante il cessate il fuoco in corso.

Tra gli 800 sfollati con presunti legami ai miliziani dello Stato Islamico che sarebbero fuggiti dai campi dopo che i curdi, attaccati dalla Turchia, hanno smesso di sorvegliarli, ci sarebbero infatti almeno nove francesi e due inglesi. Finora, i Paesi europei avevano deciso di ignorare la necessità di rimpatriare le persone per poi eventualmente processarle. Il segretario alla Difesa americano, Mark Esper, ha fatto sapere che le forze armate Usa continueranno a condurre operazioni contro l’Isis per impedirne la rinascita e che le truppe statunitensi che lasciano la Siria andranno nell’Iraq occidentale.

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