Pringles al gusto Prosecco: in Veneto scatta il sequestro. Zaia: «Non è tollerabile»
L’azienda americana Pringles ha da qualche tempo cominciato a produrre patatine aromatizzate al Prosecco. Un gusto che però non è stato apprezzato per ovvie ragioni nel nord Italia, tanto che le autorità italiane hanno sequestrato e ritirato le confezioni di questo tipo.
È accaduto in Veneto, patria del celebre vino da aperitivo, dove la polizia ha requisito circa 250 tubetti di patatine perché la società ha utilizzato il nome dello spumante senza chiedere preventivamente il consenso.
Il prosecco è infatti protetto dalla denominazione Doc dell’Unione europea, denominazione di origine controllata. Il che significa che, secondo la legislazione, quel determinato prodotto può e deve essere realizzato in specifiche Regioni.
«Chiaramente il nostro è un prodotto di successo, e spesso vengono fatti tentativi di usare in modo improprio il marchio, per dolci, cibo per cani, persino gel lubrificanti erotici», ha dichiarato Stefano Zanette, presidente del Prosecco, denomination of controlled origin consortium.
Anche Teresa Bellanova, ministra delle Politiche agricole, si è espressa sulla vicenda denunciando l’utilizzo da parte di Pringles di un marchio non autorizzato.
Lo stesso Luca Zaia, presidente del Veneto, non l’ha presa bene e, all’indomani dell’annuncio per un piano gestione della produzione del vino, ha detto: «Non possiamo più tollerare che un nome protetto venga utilizzato senza autorizzazione».
Poi ha chiosato: «Ecco perché insistiamo da anni – a tutti i livelli amministrativi e governativi – nel proteggere le nostre eccellenze, proteggendole da frodi e abusi».
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