Cosa sono le escape room: come funziona il “gioco della fuga”
Dopo il blocco del gioco-evento “Dentro l’Abisso” predisposto dalla Procura di Milano per violazione di norme antinfortunistiche, in molti sono tornati a interrogarsi sulla sicurezza delle “escape room”.
Le escape room sono giochi di fuga dove i giocatori devono scoprire indizi e risolvere enigmi all’interno di una stanza per poter raggiungere un obiettivo successivo, come il passaggio in una seconda stanza facente parte di un percorso a livelli e/o l’uscita dal percorso di gioco.
Come funzionano le escape room
Alla base del gioco c’è il modello del labirinto – a sua volta archetipo della mente umana – da cui i giocatori devono riuscire a fuggire scovando indizi e risolvendo i rompicapi entro un certo limite di tempo.
Di norma, il gioco ha sullo sfondo una trama o un tema che fa da scenografia e da linea narrativa. Non sempre lo scenario del gioco è incentrato sull’horror, ma può essere ambientato anche in contesti storici passati, in luoghi remoti, in mondi puramente fantasy, anche se il modello della “casa degli orrori” è forse uno dei più popolari.
Le escape room sono una sintesi tra giochi e modelli d’intrattenimento tra cui giochi di ruolo in scatola, videogiochi, cacce al tesoro e giochi di logica. E hanno saputo nel tempo incuriosire e conquistare il pubblico di tutto il mondo.
Le origini delle escape room
Le prime escape room apparvero nel 2007 in Giappone, come adattamento del videogioco Crimson Room di Toshimitsu Takagi. L’adattamento live action ha sostanzialmente immerso nel mondo reale e tangibile il giocatore, aumentando la percezione e l’esperienza immersiva del gioco.
In meno di un decennio le escape room si sono progressivamente sempre più diffuse in Europa (a partire dall’Ungheria nel 2011) e negli Stati Uniti, per poi diventare a tutti gli effetti un vero e proprio gioco di ruolo dal vivo adatto a un pubblico trasversale, a seconda della difficoltà degli enigmi proposti.
Le controversie sul gioco
Tuttavia, parallelamente alla capillare diffusione del gioco, sono cresciute le controversie relative alla sicurezza dei luoghi in cui vengono ambientate. Molto spesso, infatti, gli spazi di gioco sono – per questioni scenografiche e per alimentare la difficoltà di gioco – molto bui e allestiti in ambienti dove, talvolta – come nel caso del gioco “Dentro l’abisso” organizzato a Milano -non sarebbero rispettate le norme di sicurezza che assicurano la possibilità di fuga dei giocatori in caso di emergenza.
In Polonia all’inizio del 2019 cinque ragazze sono rimaste bloccate in un’escape room in cui è divampato un incendio e per cui non erano stati previste uscite d’emergenza.
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