Israele, Netanyahu rinuncia a formare il nuovo governo: ora ci proverà Benny Gantz
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere al presidente Reuven Rivlin che non sarà in grado di formare un governo. È la prima volta in più di un decennio che non sarà lui a formare una coalizione.
Il premier ha scelto il penultimo giorno del tempo che gli era stato concesso per rendere noto il suo annuncio. Dal canto suo, il presidente Rivlin ha risposto che avrebbe incaricato il leader di Kahol Lavan, Benny Gantz, della missione di formare il nuovo governo.
Alle scorse elezioni Kahol Lavan, il partito blu e bianco di Benny Gantz, ha ottenuto 33 seggi sui 120 disponibili alla Knesset, il Parlamento monocamerale di Israele. Il Likud di Netanyahu (il partito nazionalista liberale) si è trovato secondo, con 31 parlamentari. Il 20 settembre scorso però Gantz aveva rifiutato l’offerta dell’attuale premier di formare una coalizione.
Gantz, ex capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, avrà 28 giorni per formare una coalizione. Se non riuscirà a farlo, qualsiasi politico sostenuto da almeno 61 membri della Knesset potrà fare un tentativo.
Se di nuovo nessuno riuscisse a formare una maggioranza entro 21 giorni, lo Stato di Israele si troverà costretto a indire nuove elezioni, le terze di quest’anno. Netayahu ha scelto di annunciare la sua rinuncia su Facebook: «Da quando ho ricevuto il mandato ho lavorato senza sosta per formare un governo di unità nazionale. Questo è quello che vuole la popolazione».
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