Salvini rottama il centrodestra e decide (da solo) il nuovo nome: «È nata la Coalizione degli italiani»
«Da una parte c’è chi dipende dagli umori di Parigi, Berlino e Bruxelles. Dall’altra ci siamo noi». Dopo l’evento in piazza S. Giovanni che ha visto sullo stesso palco Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo, Matteo Salvini ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui traccia la rotta delle forze politiche appartenenti all’area di centro destra.
«Sabato è stata una di quelle date che cambiano un’epoca. È davvero nata la Coalizione degli italiani». Il palco di piazza S. Giovanni ha lanciato quindi quello che dovrebbe essere un nuovo progetto, diverso da quello che nel 1994 ha esordito con Forza Italia: «Il centrodestra era nel 1994, oggi siamo nel 2019. Ci saranno diverse novità, da Toti ad altre formazioni dell’area laica, liberale e socialista che credo vedremo già in Emilia Romagna»
La tenuta del governo giallo rosso
Il tema su cui torna a battere Salvini è la legittimità del governo giallorosso: «La maggioranza degli italiani era quella in piazza. Sfido chiunque nella maggioranza a replicare la nostra manifestazione». E poi lancia il suo pronostico sulla durata di questa coalzione: «Cadranno, cadranno… dopo un mese sono già agli ultimatum, Di Maio e Renzi stanno già preparando la buonuscita per “Giuseppi”».
E ancora: «Io vedo che dopo due mesi Di Maio attacca Conte, Renzi attacca Zingaretti e Zingaretti si attacca al tram. A me non fa piacere, perché in ballo ci sono le partite Iva, Quota 100, i conti correnti… stanno scherzando con la vita degli italiani».
L’Umbria, l’esordio della coalizione Pd – M5s alle regionali
Il 27 ottobre è previsto il primo appuntamento alle urne dopo la nascita del nuovo governo: le elezioni regionali in Umbria. Qui la coalzione giallo rossa si presenta unita con il candidato Vinecenzo Bianconi, l’alfiere scelto per contrastare Donatella Tesei, senatrice della Lega sostenuta anche da Forza Italia, Fratelli d’Italia e due liste civiche.
«Devo dire che Conte si è rivelato per… quello che è. Lui pensa a pettinarsi. Quando ha detto che il voto umbro non è così rilevante perché l’Umbria ha gli abitanti della Provincia di Lecce… Una cosa squallia. L’Umbria è dove la sinistra ha governato per 50 anni e dove oggi esordisce l’alleanza Pd-M5S. Secondo me sarà molto interessante».
E poi, appena sarà iniziato il 2020, ci saranno altri due obiettivi in agenda: «A gennaio si vota in Emilia-Romagna e in Calabria. Per il 14 novembre, abbiamo già chiesto il palazzetto di Bologna. E in Calabria si può vincere; chiediamo solo agli amici di FI di indicare una candidatura che non abbia indagini o processi in corso. Giusto per distinguerci dalla sinistra…».
Leggi anche:
- Governo, Zingaretti: «Nessuno metta bandierine sulle proprie identità, gli italiani non sono coglioni»
- «Pallone gonfiato, ladro di democrazia». Salvini a testa bassa contro Renzi. Ma perché non glielo ha detto da Vespa?
- Meloni sfida Salvini, scintille sul fronte sovranista: «Lui leader? Prenda più voti di me alle primarie»
- La rete mondiale degli ultracristiani, l’oligarca russo e i legami con la Lega. Report, cosa c’è dietro il rosario salviniano
- Umbria, a pochi giorni dal voto Di Maio e Zingaretti (e Conte?) insieme sul palco. L’ultima mossa per vincere il testa a testa con Salvini
- Elezioni Umbria, viaggio a Terni tra operai delusi e rischio astensionismo – Video