Zuffa M5s su Raggi, Di Maio blinda la sindaca: «Per lei poteri speciali su Roma»
Mentre nel M5s c’è chi litiga sulla gestione della città di Roma da parte della sindaca Virginia Raggi, Luigi di Maio non solo difende la prima cittadina, ma lancia una proposta. «Come M5s abbiamo pronto il disegno di legge per attribuire poteri speciali al sindaco di Roma», dice di Maio dall’Umbria.
Sull’attacco da parte del ministro Spadafora (che ieri, 22 ottobre, ha detto: «Roma e l’amministrazione restano un problema»), Di Maio blinda la posizione del M5s sulla prima cittadina: «Tutto il movimento sostiene Virginia Raggi e il lavoro che ha fatto e che sta facendo da sindaco di Roma. Una città che abbiamo trovato in macerie».
Il nodo su Iva
Per quanto riguarda le partite Iva, tema che ha portato allo scontro tra Di Maio e Conte, il leader del M5s ha detto: «Le partite Iva sono la classe operaia di oggi». «Sono quelli che fino a 20-30 anni fa erano gli operai che andavano e vanno tuttora difesi. Posso garantire che il regime forfettario del 15% resterà. Le partite Iva e in particolare quelle sotto i 65 mila euro – ha sostenuto ancora Di Maio – fanno parte di una categoria debole che va protetta, aiutata e incentivata».
La frecciatina a Salvini
Di Maio non ha risparmiato frecciatine al suo ex alleato Matteo Salvini: «Stavi governando l’Italia e sei scappato dalle tue promesse. Salvini ha fatto cadere il Governo perché aveva scoperto che i soldi per la Flat tax non c’erano».
Il leader del M5s è certo che in Umbria il centrodestra scapperà dalle sue promesse e ha ribadito che il voto per la Regione «non può essere usato come un trofeo elettorale nazionale».
Franceschini: «Di Maio non ne ha mai parlato»
Da lato dem, a commentare l’iniziativa di Luigi Di Maio è stato Dario Franceschini. Il ministro dei Beni e delle Attività ha detto: «Penso Di Maio si riferisse a una iniziativa legislativa del suo partito per Roma Capitale perché non è stato portato sui tavoli di governo alcun ddl su questo tema e quindi di “pronto” non può esserci davvero nulla».
Ma il ministro non si è detto contrario: «Non ci sottrarremo a una discussione su questa idea quando verrà portata nelle sedi appropriate».
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