Roma, reagisce a una rapina e gli sparano alla testa: è morto il 24enne
È morto Luca Sacchi, il ragazzo di 24 anni rimasto ferito gravemente dopo che due persone, «probabilmente italiane» stando a quanto detto al telefono dai Carabinieri di Roma a Open, hanno tentato di rapinare lui e una ragazza di 25 anni. L’aggressione è avvenuta fuori dal pub John Cabot, in via Mommsen, in zona Caffarella, a Roma alle 23.20 di ieri, 23 ottobre. Dopo ore di agonia, è arrivata la conferma: il ragazzo è deceduto pochi minuti fa. Ora la procura di Roma ha aperto un’indagine per omicidio volontario. I genitori del giovane hanno espresso il loro consenso alla donazione degli organi. La ragazza, colpita alla testa, ha consegnato lo zainetto. «Arrivati a John Cabot sono stati avvicinati alle spalle da due soggetti, probabilmente italiani, che hanno colpito alla nuca la ragazza e si sono fatti consegnare lo zaino», spiegano le autorità. Il ragazzo, invece, ha reagito ai rapinatori che hanno esploso contro di lui un colpo di pistola. È stato colpito alla testa ed è rimasto ferito in modo grave. È stato portato all’ospedale San Giovanni in condizioni fin da subito gravissime, dove poi è deceduto. Sul posto i carabinieri della Compagnia Roma piazza Dante e i colleghi del Nucleo Investigativo. I due sono ricercati.
Il racconto della ragazza
«Eravamo appena usciti dal pub. Mi sono sentita strattonare da dietro, mi hanno detto: ‘dacci la borsa’. Gliela stavo consegnando quando mi hanno colpito con una mazza. A questo punto è intervenuto Luca che ha reagito bloccando il ragazzo che mi aveva aggredito, quindi è intervenuto l’altro aggressore che gli ha sparato in testa», ha detto Anastasiya, la ragazza di Luca, ai pm.
Le testimonianze
Un ragazzo che abita vicino al luogo della rapina ha raccontato a Open di aver sentito lo sparo: «Il mio cane ha cominciato a dare di matto. Subito dopo c’erano ambulanze che andavano e venivano. Appena sono sceso in strada, c’era il delirio». Un altro abitante della zona ha raccontato di aver sentito degli spari e delle urla. «Ero a casa ieri sera quando ho sentito uno sparo e una ragazza urlare, chiedeva aiuto. Così mi sono affacciata ma non riuscivo a vedere nulla. Allora mio marito è sceso in strada». «Qualcuno ha visto una moto con due persone con casco integrale andar via, altri hanno parlato di un’auto – ha aggiunto – È sempre stata una zona tranquilla, ora la paura è tanta».
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