Siria, Trump dichiara la «tregua permanente» e ritira le sanzioni contro la Turchia
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato il 23 ottobre che ritirerà le sanzioni contro la Turchia congratulandosi per l’accordo di cessate il fuoco in Siria negoziato da Mike Pence e Recep Tayyip Erdogan. Accordo che il capo della Casa bianca definisce «un grande successo» e che è costato alla popolazione curda il sogno dell’autonomia territoriale.
«La zona sicura è stata creata, il cessate il fuoco raggiunto e l’offensiva è terminata», ha twittato Trump: «I curdi sono al sicuro e hanno lavorato molto bene con noi. I prigionieri dell’Isis catturati sono rinchiusi».
Big success on the Turkey/Syria Border. Safe Zone created! Ceasefire has held and combat missions have ended. Kurds are safe and have worked very nicely with us. Captured ISIS prisoners secured. I will be making a statement at 11:00 A.M. from the White House. Thank you!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) October 23, 2019
Trump ha anche affermato che qualche soldato americano sarebbe rimasto a sorvegliare i pozzi di petrolio siriani. Nel discorso, diffuso in televisione, Trump ha sottolineato che i marines erano «al sicuro» e che l’America lascerà altri Stati a combattersi tra loro in Medio Oriente. «Lasciate che sia qualcun altro a combattere per questa sabbia macchiata da sangue», ha aggiunto.
Intanto, le truppe russe si stanno muovendo nel nord-est della Siria, dopo l’accordo tra Vladimir Putin e Erdogan. Saranno infatti loro ad occuparsi dell’evacuazione dei soldati curdi dello Ypg e i civili rimasti nelle città sotto assedio. Questa la condizione con cui i curdi hanno accettato il ritiro dalla zona di sicurezza nel nord-est della Siria come richiesto dall’accordo turco–americano.
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