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Delitto di Roma, Virginia Raggi: «Questa città non è il far west e i romani non sono banditi»

25 Ottobre 2019 - 19:20 Redazione
«Che Roma abbia i suoi problemi credo nessuno non lo riconosca, ma rappresentarla come Gotham City…», aveva detto in mattinata il capo della polizia Franco Gabrielli

«Rabbia, rabbia e vergogna. La morte di un ragazzo di 24 anni ucciso da due criminali non è accettabile, è ingiusta, è straziante e dilaniante». Comincia così il post su Facebook che la sindaca di Roma, Virginia Raggi, pubblica oggi in relazione all’omicidio di Luca Sacchi.

«Sono certa che tutti abbiamo pensato immediatamente alla famiglia di questo ragazzo, a una madre ed un padre che hanno accompagnato la sua esistenza, al fratello che era a pochi metri di distanza mentre gli sparavano; tutti abbiamo pensato alla fidanzata che lo ha visto morire al suo fianco», prosegue la sindaca.

«Che Roma abbia i suoi problemi credo nessuno non lo riconosca, ma rappresentarla come Gotham City…», aveva detto in mattinata il capo della polizia Franco Gabrielli, commentando l’omicidio di ieri nella Capitale. I responsabili, ha aggiunto, «sono stati subito individuati e sono stati definiti i contorni di una vicenda che con una città alla deriva ed in mano al crimine ha poco a che fare».

https://www.facebook.com/virginia.raggi.m5sroma/photos/a.470151043167350/1385293054986473/?type=3&theater

«La vergogna è vedere che si specula su una morte», tuona ancora Raggi su Facebook. «La vergogna è anche quella di doversi trovare costretti a rispondere e scrivere queste righe per dire che Roma non è il far west e i cittadini romani non sono dei banditi».

Le istituzioni, dice la prima cittadina, «tutte e senza distinzioni di colore politico – si sono impegnate per rendere Roma più sicura. La polizia, i carabinieri, i vigili urbani, la procura ce la stanno mettendo tutta da anni. E a loro va detto grazie perché con il loro lavoro si registrano miglioramenti nei dati sulla lotta alla criminalità a Roma. Mettiamo da parte ogni polemica, uniamoci di fronte alla morte di un giovane. Lasciamo lavorare gli inquirenti. È il momento del silenzio e della riflessione», conclude Raggi.

In copertina Virginia Raggi. ANSA/Angelo Carconi

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