Esclusivo – Chi è Valerio Del Grosso, l’uomo che ha sparato a Luca Sacchi
È sua madre ad aver deciso di presentarsi al commissariato di polizia di San Basilio, perché stavolta il figlio ventunenne aveva compiuto un gesto irreparabile, dal quale era impossibile tornare indietro: sparare ad un giovane a sangue freddo per una vendita di droga. È stato lui, infatti, e non Paolo a tirare fuori la pistola e freddare Sacchi sul colpo, come spiegano fonti autorevoli ad Open.
Stando a come la raccontano i pm Michele Prestipino e Nadia Plastina e gli investigatori di Polizia e Carabinieri, guidati rispettivamente, da Luigi Silipo e dal colonnello Mario Conio, la frase con cui si è presentata al commissariato di polizia San Basilio è proprio questa: «Credo che mio figlio c’entri con la morte di quel ragazzo dell’Appio Latino. Ha fatto una cazzata».
E la madre sa benissimo, che per il giovane cresciuto a San Basilio questo non è il primo errore. Da tempo Valerio frequenta più assiduamente giri poco raccomandabili: Paolo Pirino, del resto, l’altro fermato pure lui ventunenne, è noto per aver precedenti per droga e spaccio.
Valerio, però, di problemi ne ha soprattutto uno: la ex compagna l’ha denunciato perché la picchiava con violenza. L’ultima volta è stata ricoverata con una prognosi considerata guaribile entro quaranta giorni e danni al timpano. E contro di lui è stato disposto un divieto di avvicinamento.
Dal profilo che gli investigatori hanno ricostruito finora, Valerio Del Grosso, è anche il più inesperto: dopo aver sparato con una pistola che non è chiaro da quanto possedesse, si è confidato proprio con la madre. La mattina dopo il delitto è andato al lavoro, poi è stato preso dal panico ed è scappato e infatti quando l’hanno rintracciato era in un hotel in zona Tor Cervara.
All’arrivo degli investigatori ha fatto resistenza ma ha anche capito subito che una conferma decisiva era arrivata dalla sua famiglia: non ha potuto negare lo sparo, ma su alcune domande si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il suo legale spiega: «Questa è una tragedia che colpisce anche la famiglia di Valerio composta da persone oneste. Anche il mio cliente, da quanto so, non ha precedenti penali gravi. Lavorava come pasticcere. Si è avvalso della facoltà di non rispondere ma intende chiarire».
Tanti altri interrogativi su di lui e su tutti i protagonisti di questa brutta vicenda, inclusa la vittima, Luca Sacchi restano aperti. La procura di Roma e gli investigatori puntano a capire cosa sia veramente successo anche per sondare meglio i giri dello spaccio nella capitale. Tre domande in particolare: per chi era la droga su cui stavano trattando? C’era un precedente debito o era un acquisto occasionale? I cinque (oltre a Luca ed Anastasia c’era con loro un amico) si conoscevano?
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In copertina Valerio Del Grosso – foto Ansa