J.K. Rowling contro il volontariato negli orfanotrofi nei Paesi in via di sviluppo: «Sfruttano i bambini»
«Alcuni orfanotrofi sono creati deliberatamente per sfruttare il traffico di bambini. In altre parole i piccoli sono solo esche per le donazioni dall’estero». A lanciare la durissima accusa è la scrittrice J.K. Rowling, creatrice della saga di Harry Potter. La scrittrice e fondatrice dell’associazione Lumos, parlando al forum globale per giovani leader One young world di Londra, ha puntato il dito contro il cosiddetto “volonturism”, un’espressione che accorpa i corrispettivi dei termini inglesi “volontariato” e “turismo”. Rowling ha spiegato come molti giovani partano dai Paesi occidentali con le migliori intenzioni e tornino dalle esperienze di volontariato convinti di aver fatto del bene, ma successivamente «restano scioccati quando i fatti vengono a galla e si rendono conto di aver contribuito a un abuso».
La scrittrice ha poi sollecitato i giovani a concentrarsi più sull’analisi dei motivi che sono alla base della presenza dei bambini negli orfanotrofi. «Oltre 8 milioni di bambini vivono negli orfanotrofi – ha spiegato Rowling – ma l’80% ha ancora un genitore in vita». Rowling non fa di tutta l’erba un fascio, ma ha evidenziato come spesso i bambini negli orfanotrofi, specialmente nei Paesi in via di sviluppo, vengano sfruttati per attirare donazioni da parte delle strutture, e siano vittime di traffico minorile.
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