Omicidio Luca Sacchi, l’ipotesi degli inquirenti: trattativa per droga finita male
Sono stati sequestrati la Smart bianca con la quale i due sospetti sarebbero fuggiti via e la mazza utilizzata per colpire la ragazza. Sembrerebbe, inoltre, che non ci fossero soldi nello zainetto di Anastasia. La notizia, è stata data dalla Questura di Roma.
Il fermo nei confronti dei due presunti assassini di Luca Sacchi dovrà essere adesso convalidato dal Gip entro 48 ore. Gli investigatori hanno poi spiegato che il fermo per i due sospettati è stato richiesto per i reati di omicidio e rapina.
L’ipotesi della dinamica
La dinamica della rapina che ha portato alla morte di Luca Sacchi sarebbe molto diversa da quella emersa subito dopo il delitto, avvenuto a Roma. Luca e Anastasia – secondo un’ipotesi investigativa -, volevano acquistare della droga e avrebbero dunque incontrato i due sospettati per trattare l’acquisto. I due sono in stato di fermo, dopo essere stati raggiunti questa notte da polizia e carabinieri.
I due avrebbero mostrato di avere i soldi necessari all’acquisto. A quel punto i due sospettati, si sarebbero allontanati dicendo che andavano a recuperare la droga per lo scambi tornando armati con l’intenzione di rapinare i due senza consegnargli la droga.
Hanno quindi rubato lo zaino dove avevano visto i soldi, colpendo la fidanzata della vittima che opponeva resistenza. A quel punto Luca sarebbe intervenuto colpendo uno dei due, mentre l’altro estraeva la pistola (pare una calibro 38) e esplodeva il colpo rivelatosi poi mortale.
La mazza utilizzata per colpire la ragazza sarebbe stata gettata nei campi vicino al Grande Raccordo Anulare dove è stata ritrovata dalla polizia. Gli investigatori stanno ancora cercando la pistola con cui i due avrebbero sparato a Sacchi.
I due ragazzi, entrambi operai di 20 e 21 anni, sembra non fossero sotto l’effetto di droghe al momento del fermo. Uno dei due si trovava a casa della fidanzata, quando è stato rintracciato. Entrambi si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere.
I due giovani si chiamano Valerio del Grosso e Paolo Pirino, entrambi 21enni, del quartiere di San Basilio, stanno per essere formalmente indagati per l’omicidio di Luca Sacchi. Gli agenti nella notte li hanno fermati e portati in questura per interrogarli. Entrambi hanno precedenti, uno dei quali per stupefacenti.
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