Omicidio di Roma, le immagini delle telecamere. Luca Sacchi era da solo quando è stato ucciso?
Uno scenario molto diverso da quello che era sembrato all’inizio: un ragazzo che passeggiava con la sua fidanzata, un tentativo di scippo, la reazione per difendere lei e poi quel colpo di pistola brutale. L’omicidio di Appio Latino, a Roma, si sta arricchendo di nuovi particolari. E la posizione di Anastasiya Kylemnyk, fidanzata della vittima Luca Sacchi, ancora più controversa.
Prima lo scambio di droga, per cui la coppia di ragazzi aveva portato molti contanti, e ora un nuovo particolare che smonterebbe le prime versioni dell’accaduto. «È rimasta a lungo nel mio negozio, non ho notato evidenti ferite alla testa della ragazza». Con queste parole, il Corriere della Sera riporta le dichiarazioni del titolare del negozio di tatuaggi in via Franco Bartolini in cui Anastasia, si sarebbe rifugiata dopo l’omicidio, per pulirsi le mani sporche del sangue di Luca.
Davanti agli investigatori e ai microfoni del Tg1, Anastasia aveva sempre detto che era stata aggredita alla testa con una mazza da due giovani che volevano strapparle lo zainetto. L’interrogatorio della ragazza, 25 anni, dovrebbe avvenire all’inizio della prossima settimana. Un interrogatorio dove si dovrebbe chiarire anche un altro punto: la distanza fra Luca e Anastasia nel momento dello sparo.
Secondo la ricostruzione del Corriere della Sera infatti non è da escludere che tutta la ricostruzione secondo cui Luca avrebbe difeso la ragazza da un tentativo di scippo sia da non prendere nemmeno in considerazione.
Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza potrebbe emergere infatti un’altra versione: Sacchi era da solo, non c’è mai stata nessuna rissa e l’omicidio è avvenuto a sangue freddo quando, per motivi non ancora chiari, Luca Pirino e Valerio Del Grosso avevano capito che lo scambio tra contanti e droga non sarebbe andato a buon fine. Una versione che arriverebbe incrociando le telecamere del John Cabot Pub e quelle del negozio di tatuaggi.
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