Francia, spari contro una moschea. Responsabile un 84enne ex candidato del Front National
Si chiama Claude Sinké e ha 84 anni il presunto attentatore che oggi 28 ottobre ha provato a incendiare la porta della moschea di Bayonne, nel sud-ovest della Francia, e ha sparato ferendo due persone. Nel 2015 l’uomo è stato candidato del Front National alle elezioni locali.
Quello che le autorità considerano essere l’attentatore è stato fermato poco dopo a Saint-Martin-de-Seignanx. Le unità cinofile stanno perquisendo attualmente il domicilio d Sinké non lontano da Bayonne.
La vicenda
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, i fatti si sono svolti intorno alle 15.15 di oggi 28 ottobre, quando un individuo – identificato poi come Claude Sinké – ha aperto il fuoco sparando per quattro volte contro l’edificio religioso all’interno del quale si trovavano diversi fedeli, dando alle fiamme anche un’auto.
Due signori di 74 e 78 anni rimasti gravemente feriti durante l’agguato: uno sarebbe stato colpito al collo e l’altro al braccio. Media locali hanno parlato anche del ritrovamento di diverse bombole a gas, e, secondo quanto affermano fonti della polizia francese, l’attentatore avrebbe lanciato anche una tanica di benzina contro la moschea, causando un’esplosione di bassa intensità.
La moschea di Bayonne oggetto oggi di un attacco con colpi d’arma da fuoco e una tanica di benzina era già stata colpita da due cocktail Molotov nell’agosto 2017.
Le Pen: «Atto inqualificabile»
«L’attentato perpetrato contro la moschea di Bayonne è un atto inqualificabile, assolutamente contrario a tutti i valori promossi dal nostro movimento», ha scritto su Twitter la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, ex Front National. «Questi crimini vanno trattati con la più totale severità».
L’attentat commis contre la mosquée de #Bayonne est un acte inqualifiable absolument contraire à toutes les valeurs portées par notre mouvement. Ces crimes doivent être traités avec la sévérité la plus totale. MLP
— Marine Le Pen (@MLP_officiel) October 28, 2019
«Bayonne, la persecuzione contro i musulmani ha sortito i suoi effetti», ha commentato il leader della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon. «Un pazzo ha sparato dinanzi a una moschea. Ora basta! Serve responsabilità. La parola pubblica deve cessare di incitare all’odio».
À #Bayonne, le harcèlement contre les musulmans a produit son effet. Un fou a tiré devant une mosquée. Maintenant ça suffit ! La responsabilité de chacun est engagée. Les paroles publiques doivent cesser d’encourager la haine !
— Jean-Luc Mélenchon (@JLMelenchon) October 28, 2019
Anche la senatrice e consigliera regionale, la socialista Frédérique Espagnac, ha condannato «fermamente» quanto accaduto a Bayonne ha rivolto «tutto il suo sostegno ai feriti, alle famiglie e a tutta la comunità musulmana di Bayonne».
Foto copertina: Immagine di repertorio, Ansa
Leggi anche:
- Delitto di Roma, un testimone dà ragione ad Anastasia: «Colpita con una mazza, ho visto tutto»
- Francia, arrestato l’uomo barricato nel museo. Aveva ricoperto la facciata di scritte minacciose in arabo
- Contrordine mondiale: l’arrestato non è il mostro di Nantes!
- URGENTE – Allarme attentato come al Bataclan. Ricercati due terroristi in tutta Italia
- Uno studente si dà fuoco a Lione: è in pericolo di vita. «Accuso Macron, Hollande, Sarkozy e l’Ue di avermi ucciso
- Hong Kong, sei parlamentari rilasciati su cauzione