Ascoli, cena per commemorare la marcia su Roma. Sul menu il simbolo di Fratelli d’Italia
Una cena per commemorare la marcia su Roma del 28 ottobre 1922. A corredo del menù una frase di Mussolini, lo slogan fascista «Dio, Patria e Famiglia», e il simbolo del partito di Fratelli d’Italia.
È quanto successo il 28 ottobre ad Acquasanta Terme, nell’Ascolano, in cui si consumò l’eccidio nazifascista di Pozza-Umito e dov’era presente una Brigata Partigiana che contribuì a far insignire la città di Ascoli Piceno con una medaglia d’oro per la Resistenza.
L’iniziativa ha scatenato diverse polemiche. Fratelli d’Italia si difende: «La realizzazione del menu presente alla cena di ieri sera ad Acquasanta Terme – precisa il deputato marchigiano Fdl Francesco Acquaroli – è un’iniziativa che non ha nulla a che fare con Fdl e che è stata presa senza averla condivisa con il partito. Noi non ne eravamo a conoscenza e ne prendiamo le distanze».
Sembra essere di tutt’altra opinione Luigi Caprotti, coordinatore provinciale di Fdl, che a Fanpage.it ha dichiarato che: «Si è trattato di una normalissima cena tra amici che organizziamo ogni anno. È passato per un saluto anche il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, che per me è come un figlio. È rimasto un po’ insieme a noi poi se n’è andato».
«La guerra purtroppo è brutta – ha continuato Caprotti – nelle guerre ci sono dei morti, non volevamo mancare di rispetto a nessuno. Io mi inchino davanti a tutti, ma non possiamo vivere con i fantasmi del passato. Sono cose accadute il secolo scorso».
L’Anpi di Ascoli Piceno ha invece presentato un esposto in procura per l’ipotesi di apologia del fascismo. Su Facebook Rifondazione Comunista di Ascoli ha commentato duramente l’accaduto: «È una cosa che ci disgusta e ci indigna. Da quanto sembra, la locale sezione di FdI ha organizzato una commemorazione, con menu incorporato, dell’anniversario della marcia su Roma».