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‘Laukaku’, l’Inter passa a Brescia 1-2 e (per ora) supera la Juve in vetta

29 Ottobre 2019 - 22:54 Daniele Miceli
Lautaro e Lukaku riportano Conte in cima. Autogol di Skriniar: ma che brividi nel secondo tempo!

L’Inter torna in vetta al campionato di Serie A. Almeno per una notte. I nerazzurri passano 2-1 a Brescia nella solita partita ‘pazza’ della squadra di Conte e scavalcano la Juve (25 e 23 punti). Apre Lautaro (solita imbeccata di De Vrij) nel primo tempo con deviazione decisiva di Cistana. Il Brescia subisce, Balotelli è ai margini. Ma nella ripresa cambia tutto e solo grazie a una invenzione di Lukaku l’Inter raddoppia proprio nel miglior momento dei locali. Che poi trovano il gol della speranza con l’autorete di Skriniar. Gli uomini di Conte, però, stringono i denti nell’ultimo quarto d’ora e tornano a casa con il primato.

Primo tempo monomarca

Il primo tempo interista è un saggio di pragmatismo, con molta prosa e poca poesia. Il massimo col minimo sforzo. Anche perché se è vero che la fortuna ci mette uno zampino bello grosso quando Lautaro calcia e Cistana devia alle spalle di Alfonso (23′), il Brescia fa poco e niente per mettersi in partita. Tutti bassi, dietro alla linea del pallone. E così, pur senza strafare, e con le ali Candreva e Asamoah poco propositive, Brozovic ha il primo campo libero e addirittura Gagliardini può prendersi licenze offensive che non vedeva dai tempi dell’Atalanta.

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Non che Alfonso debba fare chissà cosa, ma col baricentro basso l’Inter arriva fino a ridosso della porta a pieno organico. E il gol di Martinez, il quinto in campionato, diventa una ovvietà per eccesso di rinunce ad opera del Brescia. L’Inter non aveva due attaccanti con almeno cinque gol a testa entro le prime dieci giornate dai tempi di Milito e Cassano.

Salgono Balo e il Brescia

Balotelli? Assente (e nervoso), come tutto il Brescia. Ma solo nel primo tempo perché all’appello della ripresa i padroni di casa rispondono come fosse la più ricca delle cacce al tesoro. Pressing feroce, Inter schiacciata e serve due volte Handanovic per dire di No a Balotelli, prima su un bolide da fuori, poi su una deviazione sottoporta ,con Donnarumma che aveva già saggiato da terra i riflessi del numero 1 nerazzurro.

Amico Lukaku

Conte s’infuria, riprende Lautaro per l’atteggiamento troppo basso, ma viene folgorato dal suo pretoriano di fiducia: il gol di Lukaku (7 totali da inizio stagione) al 63′ arriva nel miglior momento del Brescia e con la rete più bella del belga in nerazzurro. Movimento da ala, progressione da palestrato e sinistro fiondato alla Recoba. Il Brescia è tramortito mentre mostra i muscoli e fa sentire la pressione come non mai.

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Inter, obbligo di sofferenza

La partita muore qui? Anche no, e anche se Balotelli a un quarto d’ora dalla fine, pressato, sbaglia il gol della speranza da meno di un metro. Ma l’Inter, se non è più pazza, è perlomeno allegra lì dietro. Tanto da subire, a difesa schierata. l’ottava rete nelle ultime quattro gare di campionato. Lo sfondamento di Bisoli (76) è premiato da un rimpallo su Skriniar, quasi a compensare l’episodio del primo tempo.

Per Conte, che sulla carta ha una difesa impenetrabile, si materializzano i fantasmi di Parma e, soprattutto, Sassuolo. Ma alla fine i nerazzurri possono festeggiare il momentaneo ritorno in vetta. E preparare la durissima doppia trasferta a Bologna e Dortmund.

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