Russiagate, il ministro Usa Barr: «Per Durham in Italia ci sono informazioni utili per la nostra indagine»
In un’intervista a Fox News, il ministro della giustizia, William Barr, ha spiegato il motivo dei suoi viaggi a Roma del 15 agosto e del 27 settembre. Barr difende l’operato del procuratore John Durham che, sempre secondo il ministro, sarebbe sicuro che in Italia «possano esserci informazioni utili all’indagine»
Barr, racconta, avrebbe agito su indicazione del procuratore Usa John Durham, titolare della contro inchiesta dell’amministrazione Trump sul Russiagate. Il procuratore avrebbe inoltre aiutato Durham a stabilire legami con i Paesi che potevano avere informazioni efficaci.
«Alcuni dei Paesi che John Durham pensava potessero avere informazioni utili per l’indagine, volevano in via preliminare parlarmi dello scopo e della natura dell’indagine, di come intendessi gestire informazioni riservate e così via», ha detto Barr.
«Così ho inizialmente discusso queste questioni con quei Paesi, le ho presentate a John Durham e ho creato un canale attraverso il quale Durham poteva ottenere assistenza da quei Paesi», ha detto Barr.
Nell’intervista, Barr ha difeso l’indipendenza e l’integrità dell’inchiesta che lui stesso ha affidato a Durham, e ha assicurato che l’indagine sta «facendo progressi».
Barr ha poi lanciato una stoccata all’ex direttore dell’Fbi James Comey: «Uno dei motivi per cui Durham è in grado di fare i progressi che sta facendo è perché il direttore Wray e il suo team all’Fbi sono stati eccezionali nel supporto e nella risposta», ha spiegato.
«C’è stato un fallimento della leadership nel 2016 e in parte nel 2017 – continua Barr – ma da quando il direttore Wray e il suo team hanno preso il controllo ci sono stati notevoli cambiamenti. Penso che stia ripristinando la costante professionalità che è stata una caratteristica dell’Fbi. Apprezzo molto la sua leadership».
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