Instagram, guerra alle immagini con contenuto autolesionistico dopo la morte di una 14enne
Pugno duro di Instagram sui contenuti di autolesionismo pubblicati sul social network. «Rimuoveremo anche altre immagini che potrebbero non mostrare autolesionismo o suicidio, ma che includono materiali o metodi associati» ha detto Adam Mosseri, responsabile di Instagram (azienda che nel 2012 è stata comprata per un miliardo di dollari da Facebook).
Instagram, dunque, ha intensificato le sue attività di controllo soprattutto a seguito della morte di Molly Russell, una studentessa di 14 anni che si è tolta la vita dopo aver visto contenuti collegati al suicidio proprio su Instagram. La famiglia della ragazza ha deciso di protestare pubblicamente parlando anche con la Bbc.
Intanto il capo di Instagram ha incontrato il segretario alla Salute del Regno Unito per discutere su cosa fare per combattere i contenuti autolesionistici. «Abbiamo ulteriormente ampliato le nostre politiche per vietare più tipi di autolesionismo e contenuti suicidi. Ci vorrà del tempo per implementare tutto questo ma non sarà l’ultimo passo che facciamo» ha concluso, aggiungendo che la nuova politica della piattaforma si basa «sulla consulenza di esperti, accademici e organizzazioni per la salute mentale».
Foto in copertina: Sascha Steinbach Illustration | Epa | Ansa