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Whirlpool, l’ultima svolta sulla trattativa. Il ministro Patuanelli: «L’azienda vuole ritirare la procedura di cessione»

30 Ottobre 2019 - 10:20 Redazione
Stefano Patuanelli
Stefano Patuanelli
Non una soluzione al problema, dice il ministro, ma «il passo più importante» per evitare la chiusura dello stabilimento

Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha annunciato in una diretta Facebook che la Whirlpool «ha comunicato la volontà di ritirare la procedura di cessione».

«È un primo passo», ha detto rivolgendosi ai lavoratori dello stabilimento di Napoli in stato di agitazione. «Un primo risultato – ha aggiunto Patuanelli – che certamente ci consente di risederci a un tavolo per provare a risolvere definitivamente i problemi di quello stabilimento».

https://www.facebook.com/stefanopatuanelli/videos/757314278050728/?__xts__%5B0%5D=68.ARA7uo3ugYGJ9kUMI8BODv-Ry34m0vxZisLKZJptl5mvqS9fsZb5QHk46qvusJZLyKb6YIH5YkJnHVxrq2DXqhzk3OG7xN_7gFcWedEFEbbkXEE8RcM0jIHLbOnceoEQe0zP4Hjj4igVLwug2PA8gTeOcyULg5Q5vMouIuQ09xQMwIhpcLWy0-s0WOuDOct7sr-iHlDFJGghmFnwI7g0Bp3Xc2HUgMnF9X9T6VM6YOuHMmM4MvnOpSQDS5W-7m8vVHT5WOD24QLtg4UAO9myz5qQOqI7RC_XouNXe9pRt0FNJHjsW5tT2bQOjfeqJVNBiCCNUdCbyxT4euTKUnG_IlspgGxwWYI-&__tn__=-R

«Abbiamo ottenuto questo primo importante risultato. Io non voglio essere trionfalista e non voglio dire che abbiamo risolto definitivamente quel problema – dice ancora il ministro – ma certamente è il passo più importante che dovevamo compiere per arrivare a una soluzione definitiva per lo stabilimento di Napoli».

La trattativa

Lo scorso 15 ottobre la trattativa sembrava ormai fallita, con la società americana decisa a cedere lo stabilimento di Napoli dopo mesi di trattative serrate con sindacati e governo. Non erano bastati i 17 milioni di euro stanziati dall’esecutivo per far cambiare idea agli americani, oltre all’adesione al Piano industriale del 25 ottobre 2018, con l’allora ministro Luigi Di Maio, grazie al quale erano previsti investimenti per 250 milioni in tre anni e il rientro di alcuni impianti di produzione dalla Polonia. Per i vertici della società di elettrodomestici, lo stabilimento napoletano e i suoi circa 1000 lavoratori, tra diretti e indotto, non generava i profitti sperati, per questo la decisione di cederlo.

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