Caso Segre, Berlusconi bacchetta la fronda interna a FI: «Nessuno si permetta di dubitare di noi su antisemitismo»
La prima è stata Mara Carfagna a smarcarsi dalla decisione di Forza Italia di astenersi dal voto sulla mozione Segre per l’istituzione di una commissione contro l’istigazione all’odio. Esempio, quello di Carfagna, seguito poi da altri deputati e senatori, ultimo in ordine di tempo è stato l’ex direttore del Resto del Carlino Andrea Cangini.
Ora davanti a questa “fronda” di scontenti, a chiarire è arrivato il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. «Devo respingere con forza ogni strumentalizzazione del voto espresso da Forza Italia. La nostra posizione e il mio personale impegno contro l’antisemitismo e a favore di Israele e del mondo ebraico sono una costante in 25 anni di storia politica, e considero profondamente offensivo il solo fatto di mettere in dubbio la nostra coerenza su questa materia», ha detto Berlusconi in una nota.
«Da liberali siamo però contrari all’eccesso di legislazione sui reati di opinione e la mozione sottoposta ieri al voto del Senato, sulla quale Forza Italia si è astenuta, prospettava, su richiesta della sinistra, l’istituzione di un nuovo reato di opinione –sovrapponendosi disordinatamente a fattispecie già esistenti – e in più con evidenti margini di ambiguità, mancando, per esempio, qualsiasi riferimento ai rischi dell’espansione del fenomeno del radicalismo islamico», ha aggiunto il leader di Forza Italia.
Berlusconi non ha risparmiato una frecciatina a chi ha preso posizione contro l’astensione: «Mi aspetto che nel Movimento che ho fondato nessuno si permetta di avanzare dei dubbi sul nostro impegno a fianco di Israele e del popolo ebraico, contro l’antisemitismo e ogni forma di razzismo.
Prese di posizione e distinguo posti in essere ai soli fini di alimentare sterili polemiche – soprattutto su un tema così delicato – favoriscono chi vorrebbe dipingerci come quello che non siamo e che ci fa addirittura orrore».
Ieri, 30 ottobre, è stata approvata con 151 sì e 98 astenuti la mozione di Liliana Segre per l’istituzione di una commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo, istigazione all’odio e alla violenza su basi etniche e religiose.
Le astensioni ci sono state tra le fila del centrodestra, alcuni esponenti hanno scelto anche di non alzarsi ad applaudire la senatrice Segre dopo il voto. La scelta dell’astensione ha scatenato sin da subito critiche sia da parte della maggioranza sia all’interno di Forza Italia appunto. La scelta di astenersi è stata giustificata come un’opposizione all’introduzione di nuove limitazioni sulla libertà di opinione.
Leggi anche:
- Liliana Segre risponde agli astenuti del centrodestra con una pagina del suo diario dal lager
- L’ambiguità che sta dietro l’astensione del centrodestra sulla commissione Segre
- Antisemitismo, Mattarella: «Non abbassare la guardia sui tentativi di riscrivere la storia per interessi personali» – Video
- Salvini contesta la commissione Segre, gli risponde la sua nuova “nemica”: Raggi intitola una strada al rabbino Elio Toaff
- Sondaggio Emg Acqua, dopo gli attacchi a Liliana Segre: per il 73% l’antisemitismo è un problema anche in Italia
- La deputata Pd che vuole i codici sui caschi degli agenti: «Il G8 resta una ferita aperta per l’Italia»
- Francesca Pascale lancia un’associazione pro Lgbtq «anche nel mio interesse». L’intervista bomba: «No a sovranismo e i pregiudizi»
- Berlusconi: «Creerò Altra Italia, sarà giovane e federata a Fi. Da lì uscirà il mio successore»