Sondaggio Index, salgono Lega e FdI. Cala il Partito Democratico e crolla il M5s
Dopo il voto in Umbria, che ha visto il trionfo della coalizione di centrodestra con un distacco di 20 punti rispetto all’alleanza M5s-Pd, la Lega di Matteo Salvini si conferma primo partito, guadagnando un ulteriore 0,3% nelle intenzioni di voto degli italiani. È quanto emerge dai sondaggi del 31 ottobre di Index Research per Piazza Pulita, la trasmissione condotta da Corrado Formigli su La7.
Il Carroccio stacca nettamente i due partiti del governo Conte bis, attestandosi al 33,2%. Il Partito Democratico scende ancora perdendo un ulteriore 0,3% rispetto alle rilevazioni del 24 ottobre, e registrando complessivamente un 19,2%. Molto più importante è il calo del M5s che rispetto alla scorsa settimana perde ben 1 punto percentuale, attestandosi al 17,8%.
Sale ancora Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che guadagna lo 0,4% raccogliendo complessivamente l’8.6% delle preferenze degli intervistati e stacca di oltre due punti l’altro alleato della coalizione di centrodestra, Forza Italia.
Quest’ultima guadagna lo 0,1% e si porta al 6,3% delle intenzioni di voto. Cala per la prima volta il consenso per il neo partito di Matteo Renzi Italia Viva, che perde lo 0,2% rispetto alla scorsa settimana e si attesta al 5,1%.
Cresce invece l’ala di centrosinistra. Se +Europa di Emma Bonino resta stabile all’1,8%, i Verdi e la Sinistra guadagnano entrambi lo 0,1% dei consensi, attestandosi rispettivamente al 2,0% e al 2,2%. A crescere è anche la percentuale degli indecisi che passa dal 38,5% della scorsa settimana al 38,9%.
Il gradimento della coalizione di governo M5s-Pd-Leu crolla dell’1,4%, attestandosi al 44,3% e venendo superato di 4 punti dall’indice di gradimento della coalizione di centrodestra (Lega, FdI e Forza Italia) che registra un balzo del 0,8% e si porta al 48,4%.
La fiducia nei leader
Nel ventaglio di nomi posti a sondaggio, tra gli elettori dell’area governativa è Giuseppe Conte a raccogliere la maggiore fiducia con il 31%, precedendo di 6 punti il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti che raccoglie il 25% delle preferenze.
Al terzo posto si posiziona Beppe Grillo (19%), seguito dal capo politico del M5s Luigi Di Maio (18%). In coda alla lista troviamo Matteo Renzi (12%) e Pier Luigi Bersani (10%).
M5s e Pd uniti alle prossime regionali?
E dopo la debacle del voto umbro, tra gli elettori intervistati sembra rafforzarsi l’idea che le due forze di governo debbano presentarsi divise alle elezioni regionali (47,6% contro il 43,9% dei favorevoli all’unione bis tra Pd e M5s).
A esser favorevole alla divisione è il 57,7% degli elettori del Movimento 5 Stelle, mentre il 55,3% degli elettori del Pd traina l’idea di ripresentarsi uniti nelle prossime elezioni amministrative.
Elezioni anticipate
Malgrado la crescita continua della coalizione di centrodestra, che sin dalla crisi di governo ha richiesto di andare a elezioni anticipate, gli elettori intervistati risultano essere tendenzialmente contrari a un ritorno alle urne. Il 51,6% degli intervistati è infatti contrario al voto anticipato, mentre il 44,2% risulta essere favorevole.
Cosa dovrebbe fare il M5s?
E in un momento in cui il Movimento 5 Stelle continua a perdere terreno sia alle urne sia nei sondaggi, e a essere in costante fermento e contrasto interno, gli elettori intervistati suggeriscono che il cambiamento di rotta dei pentastellati dovrebbe passare dal governare bene (38,4%), dal non fare più alleanze (30,7%), dal cambiamento del capo politico (15,9%) e infine dal ritorno all’ex alleato Matteo Salvini (5,6%).
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