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Il Cagliari è una meraviglia: vince a Bergamo (0-2) e vola in zona Champions. L’analisi

03 Novembre 2019 - 14:42 Daniele Miceli
Un autogol di Pasalic e una rete di Oliva spingono i sardi tra le big

Una città, una provincia, una Regione in festa. Il Cagliari esce con i tre punti e il quarto posto in classifica da Bergamo: batte l’Atalanta 2-0 a casa sua nello scontro diretto e si piazza in piena zona Champions League. Un autogol di Pasalic e il raddoppio di Oliva, nella ripresa, permettono alla squadra di Maran di raggiungere i bergamaschi a quota 21. A un solo punto dalla Roma, terza della classe. Per l’Atalanta, che gioca in 10 dal 39′ per un rosso diretto a Ilic (calcetto di reazione), una brutta frenata. Ma questa è la domenica del Cagliari.

Mercato costoso. E intelligente

Il Cagliari che infila a Bergamo il nono risultato utile consecutivo è quello capace di vincere non solo a casa di Gasperini, ma anche del Napoli di Ancelotti. E a questo punto gli indizi diventano troppi per non inserire i sardi nella corsa a un posto in Europa. Magari, con tutte le difficoltà del caso, quella più importante.

Maran è uno che non ama i riflettori, ma ci finisce inevitabilmente sotto per il bel gioco offerto da una squadra di qualità. Gli acquisti estivi dei vari Nainggolan, Nandez, Simeone e Rog dovevano essere un regalo ai tifosi per celebrare nel migliore dei modi l’anno del centenario. In realtà stanno diventando il viatico giusto per togliersi qualcosa in più delle isolate soddisfazioni.

Il Cagliari che passa a Bergamo è micidiale nelle sue ripartenze, incontenibile con gli inserimenti dei suoi centrocampisti: non solo il Ninja. Maran ha rotazioni a prova di turnover e infrasettimanali. Quando non gioca Nandez, c’è Oliva. Se a sinistra è out Pellegrini, gioca Lykogiannis. Coprotagonisti di prim’ordine se è vero che il primo segna il gol dello 0-2 e il secondo subisce la reazione costata il rosso a Ilicic.

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Il Casteddu, che due stagioni fa si è salvato all’ultima giornata per il celebre rotto della cuffia (e proprio contro l’Atalanta), è scaltro. Ha qualità, esperienza e un centenario da onorare. Ha un portiere, come Olsen, rivalutato e attento. Una difesa tosta che concede solo una traversa a Gomez sullo 0-1 e un timido assedio nella ripresa al miglior attacco del campionato. Mentre è Gollini il portiere più impegnato del lunch match.

La squadra di Maran ha perso le prime due partite in campionato, in casa, contro Brescia e Inter. Da allora è un rullo compressore. E se continuerà così, sarà un problema per tutti.

Foto di copertina Ansa

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