Napoli, fuochi d’artificio e concerto: la festa da vergogna per la scarcerazione di due camorristi – Il video
Due affiliati ai clan Longobardi e Beneduce tornano in libertà dopo dieci anni di detenzione. I famigliari apprendono la notizia giovedì 31 ottobre e a Monteruscello, insediamento popolare del Comune di Pozzuoli, si inizia a festeggiare con i fuochi d’artificio. Ma è sabato 2 novembre che inizia a celebrarsi una surreale festa di quartiere per il ritorno di Giovanni Illiano e Silvio De luca. Nella cosiddetta zona dei “600 alloggi”, è stato invitato il cantante neomelodico Anthony Ilardo, decine di cellulari riprendono il concerto e lo stappo di bottiglie di champagne. Tutto finisce in rete, così come l’appello del cantante che dedica le sue canzoni «ai fratelli presenti e non presenti, con l’augurio che possano tornare al più presto in mezzo a noi».
È naturale interrogarsi su come possano sentirsi le vittime dei reati, che vanno dall’estorsione all’associazione mafiosa, nel momento in cui si celebra in un luogo pubblico, con tanto sfarzo, il ritorno in libertà di due ex criminali. Tra quegli applausi scroscianti, cori da stadio e brindisi, si nasconde l’esaltazione di uno stile di vita mafioso che ha danneggiato decine di cittadini onesti. Ed è altrettanto grave l’appello di Anthony: il cantante ha voluto mandare un pensiero a Carlo Avallone, un altro personaggio influente nella zona, il quale non ha potuto partecipare alla festa perché sta scontando una condanna a 16 anni per tentato omicidio, detenzione di armi ed estorsione.
Il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia, ha dichiarato: «Provo disprezzo per chi ha voluto omaggiare così i membri di un clan», confermando di non aver autorizzato nessuna manifestazione pubblica a Monteruscello. Ma in questa terra non ci si formalizza per chiedere permessi di questo genere. Soprattutto se si deve celebrare il ritorno in libertà di due uomini che, qui, contano: fasulillo, ovvero il 48enne Giovanni Illiano, e ‘o nanetto, il 41enne Silvio De Luca. Due esponenti della Camorra locale.
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