Sondaggi, la Openmedia della settimana: Meloni protagonista. Crisi Pd, torna ai livelli del 2018
Il centrodestra cementifica il suo vantaggio sui partiti alleati di governo. Questa settimana Lega/FdI/FI raggiungono il 49,3% contro il 43,4% degli avversari. È l’effetto bandwagon, nello specifico l’effetto Umbria, visto il recente trionfo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni alle elezioni regionali di domenica 27 ottobre.
Agli italiani piacciono i vincitori e questa è un’ulteriore conferma della mobilità dell’elettorato nel nostro Paese. La Lega guadagna «solo» tre decimali questa settimana, portandosi al 33,3%. Il Pd è invece in calo. Per la prima volta da quando Nicola Zingaretti è segretario, i Dem tornano allo stesso dato delle politiche 2018, ovvero al 18,7%.
Non va meglio al Movimento 5 Stelle al 17,9%, di nuovo pericolosamente vicino al dato delle scorse Europee. Chi può festeggiare è Fratelli d’Italia, un punto in più questa settimana e sopra la soglia del 9%. Un trend in salita che non sembra arrestarsi e che potrebbe in futuro creare non pochi problemi all’interno della coalizione di centrodestra. Per Ipsos (9,8%) e Ixè (9,5%), il partito si avvia al 10%.
Forza Italia rimane quasi stabile sfiorando il 7%, ma il dato è ancora di difficile lettura per i diversi istituti. Sopra l’8% per Tecnè, al 5,5% per Swg. Si inverte questa settimana il trend di Italia Viva, da positivo a negativo. Il partito di Matteo Renzi scende sotto il 5%, ma Ipsos gli assegna un 6,2% che promette bene per la prossima settimana. Al 2% La Sinistra, mentre risalgono i Verdi all’1,9 %. +Europa è all’1,7% in attesa di un’eventuale fusione con Siamo Europei di Carlo Calenda, segnalato all’1% in due dei sei sondaggi della settimana.
OpenMedia è la media aritmetica settimanale dei sondaggi sulle intenzioni di voto degli italiani in esclusiva per Open. Concorrono alla media tutti i sondaggi pubblicati dai maggiori istituti demoscopici nella settimana appena conclusa. La media settimanale dei sondaggi serve a stabilizzare il valore percentuale attribuito a ogni singolo partito, fotografando così il suo «stato di salute» meglio di quanto possa fare un solo sondaggio. (Istituti considerati: Swg, Tecnè, Ixè, Index Research, Emg, Ipsos)
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