Mondo di Mezzo, Buzzi chiede la scarcerazione o i domiciliari
Scarcerazione o, in subordine, arresti domiciliari. È la richiesta presentata alla corte di Appello di Roma da parte dei difensori di Salvatore Buzzi, Alessandro Diddi e Piergerardo Santoro, in attesa di un nuovo giudizio di secondo grado come stabilito dalla Cassazione nel processo su “Mondo di mezzo”.
Lo scorso 22 ottobre, la Corte di Cassazione aveva deciso infatti che il l’organizzazione nota come Mondo di mezzo o, appunto Mafia capitale, «non era un’associazione di stampo mafioso», facendo cadere la principale accusa contestata a Salvatore Buzzi e Massimo Carminati: l’essere a capo di un vero e proprio clan. Dopo la sentenza per 17 imputati il processo è da rifare per rideterminare le pene.
Buzzi, attualmente detenuto nel carcere di Tolmezzo per una condanna a 18 anni e 4 mesi che dovrà essere rideterminata appunto nel nuovo processo, è stato assolto anche da alcuni episodi di corruzione. Una richiesta, quella dei legali di Buzzi, che arriva a pochi giorni di distanza dalla decisione di revocare a Carminati il 41 bis.